Quattro musicisti, quattro personalità e una sola idea di rock: Magar, sono loro la promessa della musica emergente del nord Sardegna, in gara il prossimo 27 maggio al Fabrik di Cagliari per il contest Rock Targato Italia. Sfideranno altri tre artisti giunti come loro in finale dopo le selezioni regionali: Golaseca, Max Atzori e Gianni Carboni. Durante il contest, giunto alla 29^ edizione, un solo talento sarà vincitore per la sezione Sardegna. Obbiettivo è la promozione delle realtà musicali emergenti, con un orecchio attento al sottobosco di potenzialità artistiche che difficilmente trovano modo di farsi ascoltare.

Magar, la rockband sarda a Rock Targato Italia

I Magar hanno macinato chilometri di fatiche e live in tutta Italia, e sono una rockband con i piedi per terra e una mano tesa al futuro. Il loro sogno? Riuscire a farsi sentire, e qualcuno lo ha già fatto selezionandoli tra i finalisti dell'area Sardegna per Rock Targato Italia. Si esibiranno in finale con alcuni brani del loro ultimo lavoro discografico, Televergogna, preceduto dall'uscita dell'omonimo singolo nell'agosto 2016. E ascoltare questo brano dà la misura di quanto variegata sia la composizione della loro band, con influenze che strizzano l'occhio all'hard rock e affondano la lama su sonorità elettriche graffianti.

I Magar si sono formati a Mara, un piccolo paese in provincia di Sassari, nell'ormai lontano 2000.

Lo storico leader della band, Mirko Mariani, ha deciso di proseguire la carriera solistica dopo 15 anni di progetti, album e tour.

Andrea Careddu è il nuovo frontman della band, voce calda e un graffiato che gira bene sui possenti riff della sua chitarra, in un binomio travolgente. Davide Mulas, storico chitarrista dei Magar, è l'anima sinuosa del rock targato Magar, in perfetto bilanciamento con le sezioni ritmiche incisive ed efficaci del bassista, Tore Falchi e del batterista, Giuseppe Tedde.

Televergogna, il rock 'made in Magar'

Le prossime finali di RTI al Fabrik di Cagliari vedranno protagonisti alcuni dei loro brani. Uno su tutti, Televergogna, sembra voler scardinare la dipendenza patologica dai mass media, nel progetto ben riuscito del giovane e talentuoso regista emergente Ennio Solinas, produzioni Aliene.

Il videoclip porta lo spettatore dentro il pianeta Magar, l'impatto visivo è travolgente, protagonista un testo senza troppi fronzoli, diretto e capace di aggredire la scena con grande efficacia.

Saranno sicuramente complici lo scenario strabiliante della Sardegna e i filtri di colore scelti dal regista, ma a farla veramente da padrone è il grido del rock made in Magar.