Per i telespettatori di 'Quante Storie', su Raitre, l'angolo delle stroncature di Michela Murgia è diventato un appuntamento cult. Ogni mercoledì mattina, nel corso della trasmissione di Corrado Augias, la scrittrice sarda è protagonista di esilaranti "bad recensioni" di libri scritti da autori famosi o da personaggi dello spettacolo. Sotto la scure delle sue parole sono finiti, tra gli altri, Fabio Volo e il suo libro A cosa servono i desideri: "Fabio, gli alberi si vendicheranno - ha sentenziato la Murgia -. Non passare nei boschi perché non sai come può reagire la natura", I migliori di noi di Andrea Scanzi: "Il suo libro mi ha rubato tre ore di vita durante le quali avrei potuto fare cose meravigliose", e Federico Moccia per il suo Tre volte te: "Federico, tu hai già la responsabilità verso le ferramenta di aver saccheggiato lucchetti e catene convincendo gli adolescenti di mezza Italia ad appesantire ponti.
Adesso ti prego, fermati. Te lo domando in nome del verde pubblico e di quello privato. Tre volte te, bastano e avanzano".
Alberi sulla coscienza
Murgia non ha risparmiato neanche Adesso di Chiara Gamberale: "Una lunga, noiosissima, seduta psicoanalitica junghiana. Qualche albero sulla coscienza ce l'ha anche lei", e Il Fascista di Alain Elkann: "E' un libro nella sua inadeguatezza letteraria che ha un solo pregio, è breve". Sotto i riflettori della stronca libri di Cabras è finito poi La notte tu mi fai impazzire di Pietrangelo Buttafuoco, romanzo dedicato alle gesta erotiche del pittore Agostino Tassi, un uomo violento che nel 1611 venne accusato di aver stuprato a Roma la sua allieva Artemisia Gentileschi e di aver fracassato con un pugno la mascella ad una prostituta nell'Ortaccio di Ripetta, luogo dove all'epoca erano confinate le meretrici frequentato assiduamente dall'artista originario di Ponzano Romano.
"L'idea di erotismo che Buttafuoco propone in questo libro - secondo la Murgia - è quantomeno singolare, può corrispondere ad una mentalità ancora diffusa, quella che confonde violenza e seduzione. Mi auspico un minuto di silenzio e di cordoglio nelle segherie dove sono stati tagliati gli alberi per metterlo in stampa".
Papa Cracco
Nella lista degli stroncati eccellenti figura anche lo chef pluristellato Carlo Cracco: "L'utima enciclica di Papa Cracco, per brevità chiamata libro, ha per titolo un quesito esistenziale 'E' nato prima l'uovo o la gallina?'. Per rispondere a domande di questa profondità altre fedi ci hanno messo secoli. Ci tengo a dirle che lo scalogno non è un sacramentale, l'olio extra vergine non serve per cresimare e nelle pentole non avviene alcuna transustanziazione.
Sarebbe bello gustare i suoi piatti senza prendersi così sul serio".
Dai centralini al Premio Campiello
Michela Murgia, 45 anni, ex centralinista di una multinazionale americana, con un passato anche di insegnante di religione e di animatrice dell'Azione Cattolica, esordì nel campo della letteratura con Il mondo deve sapere, un racconto tragicomico sulla vita di una telefonista. Libro che poi ha ispirato il film di Paolo Virzì Tutta la vita davanti. La Murgia nel 2010 ha vinto il Premio Campiello con Accabadora. In questo giorni è uscita l'edizione tedesca di Chirù a cura della casa editrice berlinese Klaus Wagenbach, la stessa che negli anni sessanta pubblicò le opere di personaggi del calibro di Rudi Dutschke, Gunter Grass e Wolf Biermann.