Se neanche la morte di una ragazza e di due bambine suscita empatia e commozione solo perché sono di etnia Rom, allora vuol dire che anche le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, non rappresentano affatto quell'Italia impaurita e razzista che, per sopravvivere, ha bisogno continuamente di nemici da insultare e crocifiggere. "Crimine orrendo. Quando si arriva ad uccidere i bambini si è veramente al di sotto del genere umano", aveva detto ieri il Capo dello Stato commentando, a caldo, la notizia del rogo del camper avvenuto a Centocelle, periferia sud di Roma.

Il tweet e le lacrime

Ma la risposta indiretta della rete l'ha documentata questa mattina Agorà, il format di Raitre condotto da Gerardo Greco. Nel corso della trasmissione, la giornalista Irene Benassi ha letto alcuni messaggi xenofobi che circolano in queste ore sui social network. Tweet disumani, del tipo "tre ladre in meno", che hanno fatto scoppiare in lacrime la portavoce dei nomadi, Dijana Pavlovic, collegata da uno studio esterno. La quarantenne attrice e attivista di origine serba è stata protagonista, negli ultimi anni, di tante battaglie per i diritti umani dei Rom e dei Sinti. Battaglie portate avanti anche attraverso coraggiosi scioperi della fame. Ma davanti al razzismo sparato online con tanta ferocia contro tre innocenti arse vive, la Pavlovic non ha retto allo stupore e allo sgomento.

I suoi occhi lucidi hanno espresso meglio di ogni parola un sentimento di imbarazzato quanto profondo isolamento. Anche perché, poco prima, era andato in onda un servizio girato dalla troupe di Agorà a Centocelle, a pochi passi dal luogo della tragedia, e le ciniche risposte di alcuni pensionati romani già avevano mostrato il gelido distacco di una parte del quartiere rispetto ad un fatto di cronaca nera tanto atroce ma che non coinvolge più di tanto perché protagonisti e vittime sono zingari: "Se ne devono andare tutti"

"Gli italiani non sono razzisti"

Tanto per appesantire ancora il clima, malgrado l'evidenza di tweet xenofobi e di intervistati palesemente indifferenti al dramma delle tre sorelline, non sono mancati neanche momenti di di tv surreale con il deputato del Carroccio, Nicola Molteni, impegnato a ripetere il mantra: "Gli italiani non sono razzisti, la Lega non è razzista".

Per fortuna ci ha pensato Gerardo Greco, a fine trasmissione, a dare senso e sponda alle lacrime della Pavlovic. Il conduttore ha infatti chiuso la puntata con un appello a tornare tutti umani, ricordando che un crimine come questo deve essere condannato senza se e senza ma.