Mentre i capigruppo alla Camera hanno deciso che (forse) si terrà martedì 13 giugno intorno alle ore 14,00 il voto finale sulla legge elettorale, i molteplici problemi italiani rimangono senza una risposta. Nel nostro paese molte volte si è detto che si tengono alti i riflettori su dei falsi problemi, per non parlare dei c.d. “specchietti per le allodole”, mentre problemi importantissimi e fondamentali che potrebbero cambiare le sorti di molte persone, passano sottobanco, inosservati. La legge elettorale è importante, ne sentiamo ormai parlare da molti anni, è chiaro che sono le regole del gioco e ognuno le vorrebbe calate secondo le proprie qualità, ma sempre di regole e basta si parla.

Poi, una volta esplicitate le regole e svolte le elezioni, coloro che prenderanno in mano il paese dovranno governare e dare risposte concrete.

Il dramma degli immigrati

Uno dei problemi più grandi dell’Italia e dell’Europa è quello dei flussi di persone che da paesi in difficoltà in cui ci sono guerre, da paesi in cui la corruzione dei governanti è molto superiore a quella italiana, da paesi in cui si muore veramente di fame e di sete e quando si vive lo si fa di stenti, si recano in Europa per cercare fortuna, per cercare di vivere più dignitosamente, per cercare di sopravvivere. Il dramma di queste persone si consuma in un percorso che li conduce in mano ad uomini senza scrupoli che, guidati da organizzazioni malavitose, cercano di sfruttare la loro condizione di svantaggio.

Queste organizzazioni partono dall’africa ma arrivano anche in Italia.

Qui, le speculazioni economiche ma soprattutto quelle politiche non mancano. Si scatena una guerra dei poveri che vede schierati anche i poco abbienti italiani contro i poveracci immigrati, e questa strumentalità Politica culmina sempre con frasi del tipo:”Non diamo loro aiuti per farli vivere qui, ma rimandiamoli nelle loro nazioni ed aiutiamoli là”.

Occorre dirlo e dirlo forte: l’Italia è uno dei paesi più impegnati al mondo con organizzazioni governative e non governative che, servendosi di migliaia di volontari sempre pronti a darsi agli altri, interviene nei paesi africani con centinaia di progetti per far crescere la vita sociale, civile ed economica di quelle popolazioni.

Esempi di volontari che ritornano da vari paesi dell'Africa subsaariana e raccontano di vicende drammatiche in cui uomini e donne volontari lottano giornalmente contro la fame, la miseria e le malattie. Sono spesso storie di vita dura in cui gli eroi sono persone normali pronti a donarsi per gli altri. Tutto questo non basta ed occorrerebbe ancora fare di più soprattutto coordinando meglio le organizzazioni, i volontari e gli aiuti in generale.