Scambiare il buon senso e l'onestà intellettuale con una sorta di sentimento antipolitico è un errore grave, soprattutto se a commetterlo è un giornalista di lungo corso. Comprendiamo, rispettiamo e siamo tutti figli di vedute diverse che, nel bene o nel male, danno brio e gusto allo stesso vivere in democrazia. Diciamo però che, in questo caso, Aldo Grasso ha voluto leggere sotto un ottica di pessimismo le dichiarazioni rilasciate dallo scrittore Andrea Camilleri durante una visita al liceo Empedocle di Agrigento.

Per carità, alziamo le mani in segno di riguardo nei confronti di un grande giornalista e studioso della tv, ma crediamo che le dichiarazioni oggetto della questione siano semplicemente un atto di onesta intellettuale.

Lo scrittore siciliano infatti, che raramente rilascia commenti sulla situazione Politica italiana, ieri, proprio perché dinanzi ad un pubblico di ragazzi, si è lasciato sfuggire tali parole: "Non credete ai Renzi o ai Cinque Stelle, sono già cadaveri, già fuori dalla vostra storia e dal vostro avvenire. Teneteli lontano dal vostro avvenire. Fatelo voi".

Camilleri sprona i giovani all'azione

Tutto qui? Si, tutto qui. Per queste parole Camilleri è stato tacciato di essere portatore di astio e pessimismo cronico. Ovviamente la lettura di queste asserzioni, a nostro avviso, andrebbe effettuata semplicemente sotto un'altra lente. Non si tratta di cultura del no o, per dirla alla "Montalbano", di una "rottura di cabasisi", ma semplicemente di un invito all'azione.

Un'esortazione rivolta all'unica speranza rimasta nel nostro paese: i giovani. Al di là del fatto che il padre di Montalbano sia una persona malmostosa o meno, quello che conta sottolineare non è il suo cosciente non voler andare oltre il cliché della politica come disonestà e malcostume ma, al contrario, la sua fiducia incondizionata in una generazione che, proprio perché in formazione, rimane l'unica in grado di agire, quantomeno per migliorare il migliorabile.

Antipolitica? No, semplicemente un'esortazione al moto. D'altronde, se si analizzano le dinamiche della società contemporanea, si scorge come il potere capillare, per dirla alla Foucault, porti l'essere umano a rinchiudersi in se stesso, ad isolarsi, ad ignorare. E lo scrittore siciliano questo lo ha capito da un bel pezzo. Cosa incarnano quindi le sue parole se non un invito ad agire? Ragazzi, leggete Camilleri ed ascoltatelo pure, magari andando oltre le apparenze!