Indegno attacco del giornalista Nicola Porro al grillino Bonafede sul reddito di cittadinanza, una delle priorità del Movimento. Sono anni che i pentastellati combattono, affermando che le coperture esistono. Ieri a Piazzapulita, la trasmissione di LA7 Porro ha accusato l'esponente dei 5 stelle di prendere in giro i disoccupati. Ma è proprio così? È chi si batte per il reddito di cittadinanza a prendere in giro la gente?

Un punto dolente della politica: Il reddito di cittadinanza

Notizia di pochi giorni fa è l'approvazione da parte del Governo Gentiloni del reddito di inclusione, un travestimento del reddito di cittadinanza.

La misura viene introdotta per contrastare la povertà e andrà in vigore il primo gennaio prossimo. I requisiti fra altri sono: reddito ISEE inferiore a 6.000 euro, disoccupati ultracinquantenni. La priorità si darà a famiglie con disabili e minorenni. Vi sono tuttavia attualmente altre misure adottate dai comuni per famiglie indigenti, con diversi requisiti. I contenuti dello scontro avvenuto ieri fra Nicola Porro e Bonafede non sono stati chiari, a causa dell'aggressività del giornalista. Quando si urla e non si usano toni pacati non è facile spiegare le proprie ragioni e far comprendere le dinamiche di un'idea.

La disoccupazione in Italia è diventato un dato di fatto, scontato al quale ci si è abituati, ma non è così e non deve essere così.

È necessario partire dalle cause che alimentano la disoccupazione: ingiusta distribuzione della ricchezza, economia virtuale, corruzione, evasione, eccessiva tassazione, mancanza di investimenti, scarsa imprenditoria. La povertà è un business, un modo con il quale i partiti usano per dare false illusioni ai loro elettori. Il clientelismo politico di una volta forse è finito, facendo posto a qualcosa di molto peggio.

Oggi qualsiasi metodo è lecito per fare voti, anche la persuasione e la paura inculcata sottilmente nella psicologia popolare.

Nicola Porro gridava a Bonafede di non illudere i disoccupati (tanto nulla mai cambia? e perché?). Chi ha dato il buon esempio tagliandosi gli stipendi creando un fondo per le piccole e medie imprese prende in giro i disoccupati?

Chi con questo taglio è riuscito a creare 10.000 posti di lavoro illude la gente? Il reddito di cittadinanza in varie forme si sta già introducendo. Il governo lo chiama però in altri modi per non ammettere che è una buona idea. Si dovrebbe chiamare reddito di dignità. Non è chi lo vuole introdurre (esiste in tutti i paesi europei, tranne la Grecia e l'Italia), a voler prendere in giro, ma chi per troppi anni lo ha fatto davvero e continua a farlo. Il reddito di cittadinanza toglierebbe dalla povertà tantissime persone e con l'introduzione di misure forti che contrastino tutte le cause della disoccupazione si riuscirebbero a creare tantissimi posti di lavoro.

La politica italiana e i toni del dibattito

In Italia i toni e i contenuti della politica sono cambiati rispetto al passato. Si urla e si attacca l'avversario ormai su tutto, per non ammettere che una buona idea può anche appartenere allo schieramento opposto. Nonostante i tanti proclami non si ama veramente il proprio paese. I poteri forti, il potere politico hanno rubato la dignità e il futuro e continuano a farlo.