Guido Silvestri è professore ordinario di Patologia Generale alla Emory University di Atlanta, in Georgia. Dal 2001 dirige un laboratorio di ricerca specializzato nello studio dell’infezione da HIV, di cui è considerato uno dei massimi esperti al mondo. Il dottor Silvestri è il referente medico-scientifico che sta collaborando con il Movimento 5 Stelle, il partito più ostico e diffidente sui vaccini, guidando la svolta sul tema di Grillo & Casaleggio jr. Sostenitore dell'Associazione Luca Coscioni, è un medico per storia personale lontano da Big Pharma.
Pur essendo perplesso sull'obbligatorietà per legge dei vaccini, Silvestri non è mai stato ambiguo sull'utilità ed efficacia degli stessi. Recentemente è intervenuto sul famoso o famigerato studio di Antonietta Gatti e Stefano Montanari, icone dei movimenti vax-free, che usando microscopia elettronica (per la precisione: “Field Emission Gun Environmental Electron Scanning Microscope equipped with the X-ray microprobe of an Energy Dispersive Spectroscope”) hanno descritto come ben trenta diversi vaccini attualmente in commercio contengono pericolose nanoparticelle.
Journal of Vaccines and Vaccination: per pubblicare basta pagare
Innanzitutto Guido Silvestri ricorda che l'International Journal of Vaccines and Vaccination, la rivista dove è stata pubblicato il lavoro di Montanari e Gatti, è editata da MedCrave, publisher incluso nella “Beall’s List of Predatory Publishers”, cioè la lista nera degli editori che stampano giornali in cui uno può scrivere qualsiasi cosa, basta che paghi.
Comunque Silvestri, analizzando il lavoro scientifico svolto dalla coppia Montanari-Gatti, ammette che sarebbe anche interessante, se non avesse due problemi essenziali. Il primo è che dimostra esattamente il contrario di ciò che vorrebbe, il secondo è che non ha controlli. Silvestri spiega che lo studio "mostra una serie di microfotografie ottenute dopo evaporazione di droplets di 20 micro litri di vaccino, in cui le particelle tossiche vengono trovate in numero variabile da 2 a 1,821.
Però gli autori non traducono questo numero crudo di particelle in una concentrazione specifica". È proprio l'immunologo, allora, che decide di ottemperare a questa mancanza. In altre parole, risparmiandovi i calcoli, la percentuale dei “tossici" scoperti da Gatti e Montanari è nell'ordine di 0.00000000000000000005% . Dati ampiamente a conoscenza della comunità scientifica: le preparazioni vaccinali sono infatti purissime.
Studio di qualità scientifica pessima
E poi c’è il problema dei controlli. "Gatti e Montanari hanno fatto questi studi nel vuoto, senza alcun termine di paragone - spiega Silvestri - senza misurare, con lo stesso metodo, il numero delle stesse particelle in altre soluzioni acquose o oleose, che ne so, acqua minerale, olio d’oliva, verdicchio, grappa, olio di ricino, fate voi". In merito a ciò, il medico rammenta un altro studio pubblicato dalla coppia Gatti-Montanari nel 2009. Questo sì editato da un rivista scientificamente attendibile come Critical Reviews in Food Science and Nutrition, in cui lo studio di 86 campioni di pane e 49 campioni di biscotti, provenienti da 14 paesi diversi, fa emergere - usando la stessa tecnologia - le stesse particelle nel 40% dei campioni testati.
"Dobbiamo ritenerci fortunati che il lavoro del 2009 non abbia dato origine ad un movimento mondiale contro l’uso del pane e dei biscotti" ironizza Silvestri. In conclusione, questo articolo di Gatti e Montanari è considerato dall'immunologo di qualità scientifica pessima. Ed il loro commento in cui si esorta a non immettere queste "tossine" in alcun farmaco, è considerato da Silvestri un assurdità proprio per la dimostrata purezza degli stessi vaccini