Da un po' di tempo a livello mondiale c'è stata una forte sensibilizzazione riguardante l'uso di cannabis. In italia sembra che ancora nessuno se ne sia accorto e ancora si fa di tutta l'erba un fascio, nel vero senso della parola. C'è stato un passo avanti per quanto riguarda l'uso terapeutico, ma da poco un intergruppo parlamentare ha fatto una proposta non proprio accolta con entusiasmo dal resto della Politica italiana.

Cannabis Legale

Il nome della proposta è "Cannabis Legale" ed è stata formulata da un intergruppo parlamentare guidato dal senatore Benedetto Della Vedova e accolta da più di 200 parlamentari.

L'intergruppo faceva leva sul cambiamento del pensiero pubblico e sulle prove scientifiche: in breve, proponeva la nascita di cannabis social club sul modello spagnolo, l'innalzamento della quantità massima di cannabis da possedere in casa e fuori, la possibilità di poter coltivare fino a un certo limite e più facilità per accedere all'uso terapeutico.

Una proposta che sembrava potesse andare bene a tutti, visto le quantità contenute accettate e il crescente numero di stati in cui questa sostanza è depenalizzata e legalizzata. Supportata soprattutto da Liberali e Movimento 5 Stelle sembrava che finalmente anche in Italia si potesse arrivare ad una certa tolleranza, riguardante anche il livello ricreativo.

Nessun progresso

Eppure, nonostante la buona accoglienza della proposta, non c'è stato nessun cambiamento. Non è bastata la convinzione con cui è stata portata avanti la battaglia e la legge è rimasta invariata, con una leggera apertura verso l'uso terapeutico ma il solito snobismo verso quello ricreativo. Si pensava ad una certa condivisione di pensiero ma Partito Democratico, Forza Italia e Lega Nord sono risultati contrari e dunque a favore della scelta dell'On.

Miotto del Pd.

I Radicali hanno risposto molto duramente al risultato accusando la maggior parte del parlamento di favorire mafie e illegalità, ritenendo la proposta dell'On. Miotto "irresponsabile ed ipocrita".

"La cannabis terapeutica è legale in Italia dal 2007 ma ancora fa fatica ad affermarsi a causa dell'aura di criminalità che c'è attorno a questa sostanza" hanno affermato in una nota Riccardo Magi e Antonella Soldo dei Radicali Italiani, aggiungendo: "Il Pd ha perso l'occasione di conquistare una riforma invocata dalla stragrande maggioranza del Paese".