Continua il tira e molla che vede come protagonista la presidentessa della Camera dei deputati Laura Boldrini ed i tanti italiani alle prese con la sua considerazione inerente all'immigrazione. La recente denuncia presentata nei suoi confronti dall'imprenditore e figura politica in forza al partito Popolari per l'Italia, Niki Dragonetti, è stata un'azione che ha raggiunto un numero di consensi da parte degli internauti dei social network di un certo rilievo e che fa sperare i vari soggetti contrapposti alla presidentessa, in una eventuale sua dimissione dalla carica dello Stato che ricopre.
Una eventuale condanna per la Boldrini potrebbe aprire le porte del carcere?
Il fatto che sia stata presentata una denuncia nei confronti della presidentessa della Camera dei Deputati, non vuol dire che quest'ultima possa per forza di cose ricevere una condanna ed andare in carcere. Per quanto i reati contestati alla Boldrini, ossia la violazione dell'articolo 414 del codice penale inerente all'istigazione a delinquere, che in questo caso è stata commessa pubblicamente attraverso un post pubblicato su Twitter circa tre anni fa, seguito dalla violazione dell'articolo 243 che cita: "chiunque detiene intelligenze con lo straniero affinché uno Stato estero muova guerra o atti di ostilità nei confronti del popolo italiano, ovvero commette altri fatti diretti allo stesso scopo, è punito con la reclusione non inferiore a dieci anni", l'ergastolo nel caso in cui il fatto si verifichi, possano trovare riscontro, la presidentessa in quanto terza carica dello Stato Italiano non può in alcun modo essere condannata poichè immune.
Oltre al rischio di una eventuale condanna che non potrà essere eseguita grazie all'immunità parlamentare, potrebbe esserci comunque il rischio di un'archiviazione come spesso accade in questi casi.
Un dibattito perso in partenza
Per quanto la Boldrini abbia deciso di agire legalmente nei confronti di chi pubblica offese o minacce nei suoi confronti attraverso i social network, chiunque dall'altra parte del computer si possa ritenere offeso da alcune affermazioni fatte o da eventuali tweet scritti e pubblicati dalla Boldrini, non avrà alcuna facoltà di ricevere giustizia proprio a causa del fatto che eventuali denunce non potrebbero avere riscontro. Potrebbe sembrare una "dittatura mediatica", non essendo equo l'eventuale botta e risposta per vie legali.