A circa due settimane dal voto (4/03/2018) si nota, con chiarezza, il cambio di linguaggio politico, tra gli avversari impegnati nella competizione elettorale. A parte le normali polemiche, siamo passati dai veti incrociati di sempre tra le parti, alla possibilità di stare insieme, a condizione che ciascuno possa portare avanti i propri progetti. Gli stessi partiti si sono resi conto che, dalle urne, non uscirà una maggioranza in grado di governare, e mettono le mani avanti, per giustificare eventuali accordi 'sui generis'. Si tratta di superare l'instabilità che si affaccia sullo scenario politico.

La legge elettorale ultima ci ha regalato una situazione di difficile soluzione, a cui dobbiamo far fronte e risolvere, con l'approvazione di un nuovo strumento, legale e democratico, per il nostro Paese.

Larghe intese

La legge elettorale in vigore si sta rivelando un boomerang per i partiti che l'hanno voluta, perché la stessa, con la semplice vittoria, non dà la certezza di poter governare. Da qui la necessità di trovare intese politiche 'larghe'.La Germania insegna. Prepariamoci, quindi, a vederne delle belle.

Romano Prodi appare di nuovo sulla scena politica, con l'intento di mettere insieme i cocci della sinistra. Elogia il lavoro del Presidente Paolo Gentiloni, e ritiene che lo stesso possa essere utile per il Paese, anche nel caso di promuovere l'approvazione di una nuova legge elettorale.

Riconosce che le differenze sono importanti, ma non quando si tratta di divaricazioni. I temi elencati nel programma del movimento LeU trovano molte adesioni: lo spazio da cui ripartono per costruire una vera sinistra, con i valori tradizionali, risulta essere molto apprezzato.

Previsioni per la competizione

La coalizione del centrodestra, stando alle previsioni, dovrebbe essere la vincitrice delle prossime elezioni politiche, ma difficile dire se poi sarà in grado di governare: molte le contraddizioni nel loro programma, su argomenti importanti tra i partiti della coalizione stessa.

Manca chiarezza: siamo in attesa di delucidazioni.

Il M5S mantiene la sua posizione di primo partito sulla scena politica. La loro linea è chiara, con qualche aggiornamento che rafforza sempre di più la loro posizione: nuovi personaggi, di primo piano, come candidati in Parlamento. Comunque, fare pronostici continua ad essere sempre più complicato, perché gli effetti del voto sono incerti.