Come ogni anno si ripete la kermesse canora in diretta dal tanto temuto quanto agognato palco del Teatro Ariston in terra ligure.
E' iniziato il Festival di Sanremo 2018
Ieri sera è andato in onda il primo dei cinque appuntamenti della settimana musicale dedicati dalla rete ammiraglia della televisione nazionale italiana a conoscere e votare gli artisti partecipanti al concorso con diffusione e risonanza, checché se ne dica, ormai a livello mondiale.
Eh già, perché infatti proprio di questo si tratta. Di una semplice gara a colpi di ugole e note musicali più o meno famose, che spesso per attirare l'attenzione su di sé finisce per essere condita di tutt'altro, ma che nonostante ciò nel corso dei decenni non ha mai smesso di essere tale, anzi ha mantenuto intatto il suo charme.
Ma veniamo ai particolari
La direzione artistica dell'edizione attuale è, come tutti ormai sanno, affidata al cantautore italiano di onorata e longeva carriera Claudio Baglioni: mai scelta sarebbe potuta essere più azzeccata e a tema. Unita al fatto che abbiamo piacevolmente scoperto anche oltre le proprie competenze professionali un artista a tutto tondo dotato di presenza scenica, tempi comici e televisivi insieme a un forte senso ironico, perciò direi proprio che non siamo andati affatto male.
L'apertura viene affidata quindi a un'apprezzata sigla ad hoc, con la quale è stata effettuata la presentazione del festival, facendo sfilare davanti ai nostri occhi l'uno dopo l'altro tutti i suoi protagonisti canori.
Il primo ospite a salire sul palco, incaricato di rompere il ghiaccio dell'emozione iniziale, è stato Fiorello con un monologo come al solito esuberante, che rispecchia a pieno la sua vulcanica personalità. Molto difficile e ben congegnato il gioco di canzoni cantate con parole di alcune su musica di altre e anche l'ideazione del tormentone prenditempo "su le mani, giù le mani", che serve di passaggio da un momento all'altro dello spettacolo.
Dopo il plateale forfait della Pausini per motivi di salute, è intervenuto di nuovo per recapitarle come ogni buon amico gli auguri di pronta guarigione e farle rinnovare la promessa dell'incontro con l'audience.
Poi prende la scena il famigerato Direttore Artistico, scherzosamente ribattezzato Dittatore Artistico, che magistralmente ci introduce alla gara riportando al centro del festival la musica con parole che sanno di poesia e testimoniano tutto l'amore capace di riversare in una intera vita dedicata ad essa.
Pertanto anche l'ascolto di ogni brano viene prolungato fino a 4 minuti.
Si apre quindi la competizione vera e propria dei cantanti secondo l'ordine della scaletta pubblicata dall'Ufficio Stampa: si susseguono Annalisa, Ron, The Kolors, Gazzè, Vanoni-Bungaro-Pacifico, Meta-Moro, Biondi, Facchinetti-Fogli, Lo Stato Sociale, Noemi, Decibel, Elio e le storie tese, Caccamo, Canzian, Barbarossa, Diodato-Paci, Zilli, Rubino, Avitabile-Servillo, Le Vibrazioni. Il livello di qualità musicale è altissimo, sia per quanto riguarda gli arrangiamenti sia i testi e altrettanto può essere detto della scelta dei concorrenti, delle collaborazioni artistiche nonché dei progetti e delle tematiche affrontate: e va sottolineato, in quanto non banale.
Ora è la volta di dare spazio alle parole e per ossimoro all'unico presentatore del festival Pierfrancesco Favino, che dichiara di non essere tale e neanche cantante o ballerino, tanto da far interrogare lo spettatore su come potesse spendersi su quel palco. In breve tempo si evidenziano le sue spiccate doti interpretative attoriali, che lo rendono persino abile protagonista di sketch comici dimostranti al contempo tutta l'accortezza e la leggerezza di cui è capace un vero istrione.
Dulcis in fundo concludiamo con la regina del palco Michelle Hunziker, splendente in tutta la sua bravura, simpatia e bellezza, che si mostra più matura rispetto alla sua ultima apparizione su quel palco e capace di affermarsi maggiormente per le accresciute peculiarità che la contraddistinguono, ma anche perfettamente a suo agio nel ruolo ricoperto e in grado di gestire la manifestazione, nonché quando necessario di redarguire i suoi compagni di scena in situazioni di empasse.
Tra gli altri ospiti abbiamo assistito alle straordinarie performances dell'evergreen Gianni Morandi, che ha duettato insieme a Tommaso Paradiso, idolo dei Thegiornalisti, dopo aver omaggiato il compositore Bacalov recentemente scomparso.
Tutti davanti alla TV anche stasera per la seconda serata, perché Sanremo è Sanremo!