La trattativa per la formazione di un nuovo Governo tra Lega e M5S richiede molto più tempo del previsto. Resta da chiarire se l'accordo politico eventuale è da considerarsi con la sola Lega, oppure con la coalizione del centrodestra. Nel primo caso abbiamo il 32,5% del M5S contro il 18% dalla Lega, nel secondo invece, lo stesso 32,5% del M5S contro il 37% di centrodestra. E' questo il primo punto da chiarire, e dal quale partire, per le trattative successive. Anche se le elezioni per la designazione dei presidenti di Camera e Senato, in quanto figure di garanzia, non hanno avuto il peso di un accordo politico, ebbene in quella opportunità, sono mancati 60 voti preventivati per la designazione di Roberto Fico: tutto ciò fa pensare che un ipotetico accordo per il governo debba escludere Forza Italia.

Il PD si interroga

Nel PD le varie anime del partito cominciano a porsi delle domande sul loro immobilismo e se tale atteggiamento sia il comportamento più opportuno. Il partito, stando alle voci ufficiali, ha deciso di restare all'opposizione. Un chiarimento, a breve, viene chiesto da Franceschini, Orlando ed altri importanti leaders del partito, i quali sono di altro avviso, prima della salita al Quirinale. Nel passato, nei momenti difficili, il PD, ha sempre avuto iniziative di lotta per gestire le fasi più delicate della Politica. Certo, chi si aspettava 'le larghe intese' dal risultato elettorale, è rimasto deluso, ma non è per questo che il PD debba rinunziare a fare politica.

I primi interventi

Il prosieguo della trattativa va avanti e auguriamoci, nell'interesse del paese, che tutto vada a buon fine. Con il risultato delle ultime elezioni, è stato chiesto dagli elettori un cambiamento radicale della politica, per assicurare pieni diritti a tutti i cittadini. Per elencare i problemi più urgenti del nostro paese, si potrebbe cominciare dalla 'burocrazia', che impedisce a tutte le persone di buona volontà, che hanno a cuore l'Italia, di intraprendere attività per creare lavoro e sviluppo.

Ricordiamoci anche di tutelare i diritti di chi lavora e delle loro famiglie e di aiutare le migliaia di piccole e medie imprese, specialmente nella parte relativa ai loro finanziamento di esercizio, di cui hanno tanto bisogno. Si potrebbe continuare l'elenco all'infinito, ma fermiamoci ai provvedimenti più urgenti, segnalati dalla politica stessa.

Non tutto può essere fatto, e tanto meno nel breve periodo, ma esserne consapevole, aiuta l'azione di un nuovo governo. Tutti aspettano novità da questo nuovo corso della politica, e cioè dall'incontro di M5S - Lega, in particolare per quanto riguarda la politica estera. Non tutto è ancora chiaro, ma è importante sapere in che direzione marciamo.