Il trend nazionale, con il partito di Salvini ormai al 30,5% , sembra contagiare anche la Sardegna. I partiti alleati del centrodestra, in evidente difficoltà, soffrono nel tentare di arginare la fuga verso la Lega dei tanti pronti a salutare pur di salire sul carro del vincitore. Ma è risaputo che in politica carrieristi e politici di lungo corso non si facciano scrupoli nel cambiare casacca, è purtroppo una cattiva abitudine, che non risparmia neppure le migliori famiglie. Coerenza, passione e rispetto per gli elettori sembrano uno sbiadito ricordo da inizi di prima repubblica.

Le parole dell'avvocato Ignazio Manca, coordinatore provinciale della Lega a Sassari

Ignazio Manca, avvocato civilista e coordinatore per la provincia di Sassari del movimento Lega – Salvini, dice la sua parlando di un movimento di rottura del sistema quale viene considerata la Lega, dovendo preservare la propria immagine, rifulgendo da talune mercificazioni.

Come di recente ha chiarito Salvini a Pontida “le porte delle sezioni devono aprirsi ai nuovi militanti”, ma dovrebbero richiudersi davanti ai riciclati di turno, privi di ideali se non l'interesse personale verso la propria carriera.

L'adesione alla Lega

Il civilista ha aderito da tempo al progetto della Lega, già da quando era in auge il secessionismo.

In particolare è sempre stato contrario all'assistenzialismo del meridione, strumento politico utilizzato da sempre, a suo dire, per tenere soggiogata la parte più ricattabile del Paese. A maggior ragione, si ritrova in questo momento negli ideali di Matteo Salvini, ora che il nemico non è più il Nord per i meridionali e viceversa, ma il potere finanziario della sinistra mondialista, rappresentata dal Nuovo Ordine Mondiale, che attraverso i suoi mandatari (tra cui l'Unione Europea) mira a pianificare il pianeta.

La posizione sull'immigrazione

Secondo Manca, quello dell'immigrazione è un fenomeno perverso, camuffato da pietismo indotto dai media militanti (“scappano dalle guerre e dalla fame”), che fa parte del disegno finale cui mira il potere finanziario. Attraverso la tratta di nuovi schiavi, afferma il civilista, si vuole impoverire il ceto medio basso, così da ridurne le conquiste sociali ed il potere economico.

Di contro, la strada suggerita ai giovani disoccupati sarebbe quella di emigrare. Tuttavia, il coordinatore provinciale della Lega – Salvini, pensa che il fenomeno sia contrastabile. Poiché, sempre secondo il suo pensiero, non sarebbero bastate le immense armi di cui gode il potere, a cominciare dalla copertura dei media, se per i mandatari del potere finanziario le batoste sono arrivate una dopo l'altra, cosicché anche il voto alle politiche di marzo in Sardegna ne è stata una conferma.

Il rischio che la Lega diventi un centro per riciclati

Il coordinatore esclude a priori che la Lega possa diventare un centro per riciclati.

Rifacendosi alle parole di Salvini, afferma che le porte delle sezioni restano aperte per i cittadini che si avvicinano alla Lega e sono pronti a sostenerne l'azione sul territorio.

Difficilmente, invece, resteranno aperte per riciclati e carrieristi di professione. Certo com'è, che i vertici federali e quelli sardi sapranno vigilare e fare le opportune valutazioni di fronte ad ogni singola richiesta di adesione al partito.

Ottimismo per le prossime tornate elettorali

Si dice ottimista, l'avvocato Manca, sulle prossime tornate elettorali. Secondo lo stesso civilista, un banco di prova saranno le prossime regionali e le successive amministrative di Sassari. Di certo, conclude, il territorio del sassarese non mancherà di esprimere per la prima volta nella storia i propri rappresentanti in entrambi i consigli. L'importante e resettare il risultato delle politiche e raddoppiare gli sforzi nelle azioni future sul territorio. Poi a vincere sarà la squadra, poiché da soli non si fa strada.