Giuseppe Marotta negli ultimi anni ha attirato su di sé molte attenzioni e molti complimenti per l'operato che ha compiuto e sta compiendo insieme al suo staff alla Juventus. L'operazione Cristiano Ronaldo, acquistato quest'estate è forse la ciliegina sulla torta di una carriera dirigenziale andata sempre man mano in crescendo in maniera esponenziale. All'ex dg della Samp sarebbe stata offerta la poltrona per la Presidenza della FIGC, un riconoscimento che a livello personale, ma sopratutto a livello professionale, sarebbe il coronamento di un sogno, tuttavia la situazione non è semplice in quanto il direttore è ancora legato alla Juventus e al suo progetto sportivo.

Marotta alla Juventus sta benissimo e ad oggi non vi sono le condizioni per poter lasciare l'incarico, tuttavia, quest'ultimo potrebbe anche decidere di accettare una nuova sfida qualora avesse l'appoggio e il benestare di tutta la Serie A.

Marotta-Figc-Juve

L'ipotesi che Marotta possa diventare il massimo capo della Figc è sicuramente una cosa positiva. In Italia, sopratutto a livello sportivo bisogna ripartire non solo dai giovani in campo ma anche da persone che dietro la scrivania abbiano competenza ed esperienza in materia per non incappare negli errori delle vecchie e deludenti gestioni. Il calcio italiano oramai è da troppo tempo che naviga in acque non buone e per poterne uscire serve in primis una grande guida.

Tuttavia, c'è un problema che va considerato, ovvero la Juventus e la figura di Marotta stesso: Qualora il dg bianconero decidesse di sedersi in poltrona non potrebbe svolgere il doppio ruolo senza essere condizionato oltre al non poter svolgere il suo ruolo nella maniera più serena, un nodo che al momento sembra molto difficile sciogliere.

Claudio Lotito l'avversario

Se Marotta ha il benestare di molti colleghi, il dirigente bianconero non avrà di certo quello di Claudio Lotito. Il presidente bianco-celeste rappresenta il maggiore avversario visto che il numero uno della Lazio vuole concorrere per la Presidenza. Sull'argomento si è espresso anche Gabriele Gravina, Presidente della Lega Pro dichiarando che nonostante Marotta sia molto apprezzato per la sua figura e gli vadano fatti tutti i complimenti del caso, non saranno i top club a decidere.

Il 22 ottobre ci saranno le elezioni e Marotta avrebbe dato il suo consenso per la candidatura a patto solo di alcune condizioni, ovvero l'appoggio di14-15 club della massima serie cosi da poter in un secondo momento dialogare con le altri componenti del nostro calcio: le altre leghe, gli allenatori e i calciatori.