I giorni scorsi soprattutto Roberto Saviano e la senatrice a vita Liliana Segre avevano affermato che il Ministro dell'Istruzione, Marco Bussetti, era intenzionato a rimuovere la Storia dalle materie dell'esame di Maturità. La loro richiesta, sostenuta da importanti figure della cultura italiana e apparsa anche su Repubblica, si è rivelata però fondata su una bufala. Non solo la storia non è stata rimossa dalla maturità, ma la riforma della Scuola di cui si parla fu portata avanti dal precedente governo, e dunque Bussetti non è coinvolto in nessun modo nella questione.
Saviano e l'errore sulla 'rimozione della storia'
Alcuni giorni fa lo scrittore Roberto Saviano aveva postato un lungo intervento sul suo profilo Facebook. In esso sosteneva che il ministro leghista Bussetti starebbe rimuovendo la Storia dalle materie dell'esame di Maturità. Alcune importanti figure della cultura, tra cui Liliana Segre, avevano poi sostenuto la stessa affermazione anche su quotidiani molto importanti, tra cui Repubblica.
La notizia, però, si è rivelata una bufala. Saviano, la Segre e altri sono inciampati su quella che sembra essere vera e propria disinformazione. Infatti il loro errore si fonda su una bufala diffusasi qualche tempo fa, e ampiamente smentita. Infatti non solo non è vero che la Storia è stata rimossa dai programmi ministeriali, ma la riforma di cui si parla è stata portata avanti dal precedente governo di Centrosinistra, dunque Bussetti, nel bene o nel male, non è minimamente coinvolto nella questione.
La realtà dei fatti: la Storia è ancora nei programmi ministeriali
Come ben illustrato dal sito "Bufale un tanto al chilo", e poi ricondiviso da molti giornali, in realtà la riforma di cui si sta discutendo, e che sarà attiva a partire da quest'anno, è stata varata nel 2015, dunque dal precedente governo. Che si sia d'accordo o meno con essa, accusare Bussetti di ciò è ovviamente un errore.
Sembra inoltre evidente (anche leggendo il sito ufficiale del Ministero dell'Istruzione) che la Storia non è stata affatto rimossa da nessun programma, né tantomeno dalle materie della maturità.
Essa continuerà a far parte della prima prova, il classico tema d'italiano. Come è sempre stato, i ragazzi potranno scrivere quindi anche un tema di argomento storico.
La Storia sarà inoltre materia di studio dell'intero quinquennio. Saviano, Segre ed altri possono insomma star tranquilli, perché i loro desideri sono pienamente soddisfatti (e un errore lo si può perdonare a tutti). Ciò che invece è da valutare è se Repubblica, come sarebbe giusto, darà risalto alla smentita allo stesso modo con cui ha lanciato "l'allarme".