Come consuetudine, l'approdo al cinema di un film Lego coincide con l'uscita del gioco su console: questa volta è il turno di Lego Movie 2, disponibile su Ps4, Xone e Switch. Al livello grafico, si tratta del tradizionale videogame-film dell'azienda danese, con immagini che ricalcano appieno lo stile della pellicola, lasciando la sensazione di un tutto già visto e rivisto.
Alcuni effetti sono stati migliorati e resi più efficaci all'occhio del giocatore, così come le animazioni stesse. Non si tratta necessariamente di un aspetto negativo, ma della constatazione che ci si trovi di fronte ad uno stile già visto in altri titoli della DreamWorks o della Disney come Spider-Man o Kingdom Hearts III.
L'audio con i dialoghi italiani e le musiche sono identici al lungometraggio.
Come il film
Il concetto, enfatizzato attraverso un dialogo più aperto ed evidente tra le scene animate e quelle girate con attori in carne e ossa, risulta vincente. Ciò accade non solo per i valori che porta con sé (soprattutto se rapportati all'attuale situazione politica internazionale), ma anche per i mutamenti che avvengono nelle esperienze dei protagonisti Emmet e Lucy che permettono al pubblico di fare la conoscenza di due nuovi e indimenticabili ingressi: Rex Rischianto e Regina Wello Ke Wuoglio. Se il primo vince per caratterizzazione, la seconda rivela una maestria e una fluidità nel movimento del suo corpo incantevole.
Anche stavolta, dunque, l'universo videoludico targato Lego non ha sparato a vuoto una delle sue cartucce: dinamico, leggero, sgargiante e ritmato, The Lego Movie 2 può essere valutato come un ottimo progetto a tutti gli effetti.
Gioco adatto a tutti, ma i bambini ne saranno entusiasti
È banale dire che sviluppare un sequel - soprattutto quando il primo gioco film ha riscontrato un grande successo di critica e pubblico com'è avvenuto per The LEGO Movie nel 2014 - sia estremamente difficile.
Il rischio di cadere nel banale è sempre dietro l’angolo. Ma negli ultimi anni, da quando fu lanciato questo universo animato a mattoncini colorati, gioco dopo gioco, cliché e scelte scontate sono sempre state aggirate. Ma, nel caso del gioco già citato come in quello di The LEGO Batman o The LEGO Ninjago, vigeva l’effetto della prima volta.
In tutti e tre i casi, per quanto uscita dopo uscita fossimo sempre più consapevoli di come si sarebbero mossi i protagonisti, non eravamo mai certi del taglio o delle caratteristiche che avrebbero avuto. Gioco consigliato a tutti, ma i bambini saranno entusiasti di giocarci.