L’articolo 33, 1º comma, della Costituzione italiana sancisce: "L’arte e la scienza sono libere e libero ne è l’insegnamento”. L'Italia si trova in un periodo in cui l’insegnamento classico fatto da libri e da quaderni, da verifiche ed interrogazioni con il metodo “face to face" è stato travolto dalle misure introdotte per il contenimento della diffusione del Coronavirus. La recente chiusura delle scuole a causa del coronavirus, ha infatti cambiato tutte le dinamiche scolastiche. I rapporti virtuali e la comunicazione telematica, in questo processo, hanno fatto il loro ingresso nella vita di migliaia di ragazzi.

infatti gli insegnanti comunicano con gli studenti con strumenti come meet.com o classroom, registro elettronico, caricando file, dispense e link a video di approfondimento che possano aiutare i propri studenti a capire meglio gli argomenti del programma di studio.

Scuola luogo di aggregazione sociale

Fino a un mese fa il sogno di ogni studente o della maggior parte di essi era stare a casa sul divano e fare lezione, ma ora che tutto questo è realtà ci si trova disorientati. I pregi di questa nuova istruzione a distanza sono molteplici effettivamente, ma lo sono altrettanto quelli tradizionali. L'aiuto e il consiglio del/la professore/ssa costituisce una parte fondamentale della crescita sotto vari aspetti, perché un professore è anche un educatore.

La Scuola stessa educa. I rapporti scolastici, le risate e le ricreazioni non possono certo essere rimpiazzate da una chiamata o da una videochiamata che sono tutt'altra storia, un altro tipo di comunicazione, senza calore, senza la possibilità gestuale di arricchire la conversazione. Entrambi I metodi di insegnamento sono sicuramente validi, ma il tipo di comunicazione diretta faccia a faccia, secondo le modalità classiche, ha qualcosa in più.

Solo il fatto di poter dire "sto andando a scuola" ed entrare in una struttura organizzata ha un impatto diverso che dire “vado a lezione" e aprire un computer. La scuola non è solo uno scambio culturale, di idee e di opinioni ma è soprattutto un luogo di aggregazione dove bene o male tutti vanno, possono conoscersi, fare amicizie e creare rapporti che potrebbero durare anche oltre la portata a termine di un percorso di studi.

Il divario tecnologico limita l'efficacia della didattica a distanza

Con alcune accorgimenti è possibile vivere meglio questa fase di quarantena segnato dal distacco dai propri compagni di classe seguendo il più possibile gli orari che si seguivano con le normai lezioni in classe. La didattica a distanza a causa del divario tecnologico, con zone mal coperte dalla connessione internet, e famiglie che non dispongono di un computer e della possibilità di collegarsi online possono costituire elementi per l'isolamento dello studente. La scuola tradizionale è invece indirizzata alla inclusione sociale.