Il romanticismo nel calcio esiste ancora? Il dare valore ai sentimenti, sentimenti di gratitudine nei confronti di chi ha creduto in te quando ancora eri un ragazzino sbarbato e non ancora diciottenne. Va da sé che il riferimento non è puramente casuale ed è rivolto a Gianluigi Donnarumma.
Il portiere rossonero è a un bivio: diventare una bandiera del Milan e superare ogni record con la sua squadra del cuore o preferire il dio denaro? Il confine tra simbolo e mercenario, come si evince, è sottilissimo.
25 ottobre 2015
Il Milan di Sinisa Mihajlovic sta per affrontare il Sassuolo, in quel di San Siro, ma la scena se la prende tutta un giovincello di appena 16 anni ma dalla statura imperiosa.
Sì, era proprio Donnarumma. Il tecnico serbo fece accomodare in panchina l'ex portiere del Real Madrid Diego Lopez, affidando i pali a quello che da lì a oggi è il guardiano assoluto della porta del Diavolo.
Da quel pomeriggio autunnale sono passati ben 6 anni e Gigio ha totalizzato 243 presenze col Milan. La proiezione approssimativa, tra età e partite giocate, indica che a 40 anni, Donnarumma potrebbe aver collezionato la bellezza di 972 gare in rossonero, frantumando il record di presenze di Paolo Maldini.
Superare Paolo o seguire l'esempio di Ibra
Semplificando il tutto, possiamo ridurci a citare due giocatori che hanno fatto e stanno facendo la storia del Milan. Da una parte la leggenda numero 3, giocatore con più gare giocate in rossonero (902 in 25 stagioni) nonché il più vincente.
Dall'altra quello che non si è mai fatto scrupoli a cambiare maglia e manifestare dichiarazioni d'amore del tutto improvvide nei riguardi del club di turno.
Paolo Maldini e Zlatan Ibrahimovic, due mostri sacri del calcio, due giocatori e personalità agli antipodi. Va sottolineato, spezzando una lancia in favore dello svedese, che come per sua stessa ammissione, l'addio al Milan nel 2012 non è stata una scelta sua e che, ora, tornando e sposando la causa rossonera, sta mostrando un romanticismo e affetto mai avuto prima.
Forse l'età gioca brutti scherzi.
I tifosi sono stufi
Il contratto di Gigio scadrà il 30 giugno 2021 e i tifosi, ormai e giustamente, sono stanchi di questa situazione. Che Raiola faccia il proprio lavoro da agente in modo discutibile - per approccio, dichiarazioni e una simpatia che è ossimoro accanto a lui - è appurato, ma è qui che i supporter del Diavolo inveiscono, chiedendo a gran voce una presa di posizione forte e chiara da parte del portiere che hanno visto crescere.
"Se sei tifoso perché non firmi subito?", "Il Milan ti offre 8 milioni non due noccioline", "Hai 22 anni e una carriera davanti per guadagnare ancora di più", "Il Milan può tornare in Champions e tu te ne vai?". È questo l'umore, più che giustificato, tra i tifosi. Il tempo stringe e la linea tra l'essere ricordato come simbolo o mercenario resta sottilissima.