La Serie A torna a essere improvvisamente interessante, non tanto grazie al recente passato, durante il quale di calcio bello ed esaltante se ne è visto poco e a sprazzi, quanto più per il ritorno di allenatori come Mourinho, Allegri, Spalletti e Sarri, che del gioco fanno il loro mantra in modi e proposte diverse. A.S. Roma, Juventus, S.S Lazio e S.S.C. Napoli scelgono a guida dei rispettivi club i quattro allenatori appena elencati, con Mourinho incaricato ancor prima che finisse il campionato, e Sarri ufficializzato solo poche ore fa dalla Lazio.

A.S. Roma: Mourinho un ritorno in Serie A dopo 10 anni

Di Mourinho si conoscono i tratti della sua personalità, ma non altrettanto si riconoscono i cambiamenti nel suo proporre gioco. I detrattori dicono che non vince più da tempo - ultimo titolo la Europa League con il Manchester United nel 2017, non a caso ultimo titolo del Manchester stesso - e che il suo gioco ormai è vecchio e obsoleto e per ciò sia stato esonerato al Tottenham. In realtà al Tottenham lo hanno esonerato - parole di Paul Stewart come riportate dal Corriere dello Sport - per una questione di premi che gli Spurs avrebbero dovuto pagare in caso di vittoria di un trofeo o di qualificazione alla Champions. Forse l'unica plausibile verità che si vocifera su di lui è che, ovunque vada, rivoluziona le rose portando veri campioni, e così tra voci fantasiose che vorrebbero Ronaldo alla Roma e indiscrezioni varie, è notizia di poche ore fa che Granit Xhaka sia il molto probabile nuovo acquisto per il centrocampo.

Juventus: Allegri, di nuovo in Serie A per una ripartenza

Il ritorno di Allegri alla Juventus secondo molti opinionisti potrebbe significare il fallimento della presidenza Agnelli. Un fallimento iniziato con la scelta di sostituirlo con Sarri, proseguito con Pirlo e infine ultimato con il patatrac sul caso Superlega. L'arrivo di Allegri apre anche a una rifondazione, che se pare improbabile possa portare alla Roma un campione come Cristiano Ronaldo, non lo sembra altrettanto se il nome accostato sia quello di Leonardo Bonucci.

Il ritorno di Allegri palesa in modo chiaro e nitido, come la società voglia affidarsi a un allenatore manager capace di gestire i tanti cambiamenti previsti nei prossimi mesi.

S.S. Lazio: Sarri, la Serie A era nel suo destino

Maurizio Sarri arriva alla Lazio dopo essere stato nei fatti non scelto dalla Roma per il dopo Fonseca.

Sarri fa, del lavoro sul gioco, il suo mantra per una proposta che è dinamica e importante; certo la sua indole e il suo integralismo potrebbero rivelarsi un problema in una società dove, Presidente e Manager, sono due persone altrettanto irreprensibili. La sua ultima stagione lo ha visto vincere due trofei che ovunque sarebbero valsi onori e titoli, alla Juventus no. Il senso di rivalsa, tanto quanto la voglia di dimostrare di essere ancora un vincente, potrebbero essere l'arma in più per un'allenatore che, arrivato alla Juventus, disse: "Dopo aver allenato questa squadra potrei anche smettere".

S.S.C. Napoli: Spalletti, in Serie A non si è più ripetuto

L'arrivo di Spalletti al Napoli avviene a poche ore dall'indiscrezione che il presidente De Laurentis avrebbe chiesto al presidente dell'Uefa Ceferin di considerare l'immediata sostituzione del Napoli al posto della Juventus, nel caso in cui quest'ultima fosse estromessa dalla Champions per i fatti della Superlega.

Se ciò si fosse verificato, Spalletti avrebbe avuto un'occasione unica per dimostrare, una volta per sempre, di essere competitivo su più competizioni in contemporanea visto che quando le ha giocate, in Champions non ha mai superato i quarti di finale, e in campionato ha ottenuto risultati insoddisfacenti. Il rischio, per il Napoli, di ripetere la stagione appena conclusa, è alto, ma nei numeri, il bel gioco sarà apicale rispetto al resto.