Quando i fatti non ci coinvolgono in maniera personale, mantenere un distacco razionale non è qualcosa di troppo difficile; alzarsi una mattina ed ascoltare il racconto del pestaggio di due ragazzi, avvenuto nella notte, nella zona della Vucciria di Palermo, ad esempio, può limitarsi a suscitare indignazione ed amarezza. Finché a fare un racconto del genere non è il proprio fratello. Lì subentra l’incredulità poiché, da una parte, inconsciamente non ci si aspetta che possano accadere cose del genere ad uno di casa propria; dall’altra, è destabilizzante constatare come la città di Palermo sia ancora tanto ostinatamente, irriducibilmente avvinghiata ad una condizione di ferinità che supera ogni possibilità di comprensione umana.

Recente è la disgrazia del clochard bruciato vivo.

Il motivo è un classico: qualcuno che molesta alcune ragazze e qualcuno che cerca di difenderle, per un totale di due contro sette, otto persone, forse perfino dieci. Nessuno che abbia il coraggio di intervenire, neppure per segnalare il fatto alle forze dell’ordine. Le varianti del classico sono il coinvolgimento delle ragazze, sia pure con lievi danni, nel pestaggio, nel tentativo di spalleggiare gli amici e l’intervento di altri amici giunti da un altro luogo, ma a cose disgraziatamente avvenute. È così che, in questa città, continuano a convivere lo sforzo per una crescita sana e la violenza impunita ed omertosa. Impunita la violenza degli aggressori, omertosa quella degli spettatori.

Il pensiero va ad Emanuele Morganti, solamente l’ultima vittima della violenza bruta di chi alla sera esce per “divertirsi” in questo modo. L’episodio di questa notte non è un caso di cronaca, poiché i ragazzi, a parte l’indolenzimento per le botte ricevute, pochi graffi e contusioni ed un lieve trauma cranico per uno di essi, sono rimasti illesi ma sarebbe potuto diventarlo.

Palermo trionfa: è capitale italiana dei giovani 2017”, uno slogan promettente e luminoso, come il percorso che questa città, quasi disperatamente, tenta di imboccare e che in più occasioni si scontra con una realtà amara come il fiele. Non si può evitare che episodi del genere accadano, in qualsiasi luogo abitato da esseri umani nelle naturali condizioni di sbagliare: è il finale che fa la differenza e a Palermo questo rappresenta una storia tristemente sempre nuova che può risolversi positivamente oppure in tragedia.