Il 16 dicembre 2017, presso l'Opera Pia Collegio di Maria, a Cinisi (Pa), alle 18,00, verrà presentato il nuovo libro intitolato "Sibille e La Pietra di Luna" della pittrice e scrittrice Alessandra Uscè. Il testo è il primo di tre libri che comporranno la trilogia intitolata "Series of Magical Stones", che faranno parte della medesima collana, ma narreranno storie indipendenti l'una dall'altra. La presentazione sarà curata dalla pittrice e scenografa Daniela Diana Sasso Baker.
La trilogia magica
Il nuovo fantasy book di Alessandra Uscè "Sibille e La Pietra di Luna" aprirà ufficialmente le porte ad una trilogia letteraria, una vera e propria saga, "Series of magical stones", che, però, non metterà in relazione le storie narrate nei diversi volumi, ma ciascun volume sarà autoconclusivo.
Ogni libro narrerà la storia della o del protagonista e la legherà ad una pietra magica che diventerà fulcro dell'intera vicenda.
Il primo volume, narra la storia di una giovane donna, nata e cresciuta in Cornovaglia (terra natia di Re Artù), in epoca medievale, che orfana deve imparare a sopravvivere alle intemperie della vita in solitudine. La sua vita ed il suo destino, però, saranno destinati a cambiare quando, una magica pietra di luna, giungerà tra le sue mani e stravolgerà il corso degli eventi.
Una vicenda, quella di Sibille che viaggerà tra mondo conscio e inconscio, tra presente e passato, tra misticismo onirico e mitologia in un magico e travolgente intreccio, le cui avventure, caratterizzano il genere fantasy/gothic tanto amato dall'autrice.
Il futuro della 'Contessa Vampira'
Il primo romanzo che ha dato inizio all'avventura letteraria di Alessandra Uscè, "Erzsébeth Bathory - Storia della Contessa Vampira", pubblicato proprio quest'anno 2017, racconta le vicende della Contessa Bathory, nobile e potente donna realmente esistita, vissuta nell'Ungheria della seconda metà del '500.
Ad essa fu attribuito il soprannome di "sanguinaria" poiché fu condannata per aver torturato brutalmente e bevuto il sangue di centinaia di donne.
La sua condanna, così come i capi d'accusa, sono avvolti nel mistero e non è ben chiaro se le sue colpe fossero reali o se fosse stata vittima di un complotto organizzato dal cugino, da sempre geloso ed invidioso del potere della cugina.
Le pesanti accuse vennero mosse e avallate dalla Corte in quanto la giovane donna soffriva di schizofrenia, epilessia e patologie psichiatriche importanti che avrebbero scatenato la sua follia omicida.
Il caso fu archiviato, ma, il mistero che si cela dietro la vicenda, l'intreccio amoroso e travolgente della Contessa con il Conte Dracula e l'enigmatico destino della bellissima Erszebeth inducono a ipotizzare un probabile "to be continued". Ad Alessandra l'ardua sentenza.