Sondaggi politici su M5S, PDL, PD e Berlusconi: gli ultimi dati Ipsos presentati il 17 settembre a Ballarò vedono un'ulteriore risalita del Movimento 5 Stelle, pari a quasi un punto percentuale. Ma vediamo gli ultimi sondaggi politici nel dettaglio.

Secondo i sondaggi su M5S, PDL e PD mandati in onda ieri sera a Ballarò, e come di consueto realizzati dall'Istituto Ipsos di Nando Pagnoncelli, il PD non solo resta saldamente in testa per le preferenze di voto, ma si rafforza ancora, passando dal 29,1 al 29,3% dei consensi, mentre il PDL di Silvio Berlusconi, all'opposto, cala dello 0,2% passando dal 27,5 al 27,3% dei consensi.

Sinistra Ecologia e Libertà di Nichi Vendola sale, a sua volta, dello 0,2% passando dal 4,8 al 5% nelle intenzioni di voto degli italiani.

Secondo gli ultimi sondaggi politici Ipsos a Ballarò, inoltre, Scelta Civica si attesta al 3,9%, la Lega Nord al 3,6%, l'UDC al 2,8% (rilevazione non di poco superiore a quella degli altri istituti sondaggistici), Fratelli d'Italia al 2,5%, Rifondazione Comunista, infine, all'1,1%.

Per quanto riguarda i sondaggi politici sul M5S anche l'Ipsos registra un trend in netta salita. Il Movimento 5 Stelle nei sondaggi dell'istituto passa dal 19,4% al 20,3%. Piuttosto sorprendenti risultano alcune altre rilevazioni sondaggistiche. Addirittura secondo l'Ipsos, infatti, riguardo a Berlusconi il PD dovrebbe aspettare la decisione del tribunale di Milano sull'interdizione dai pubblici uffici per il 58% degli intervistati, e solo il 31% pensa che dovrebbe battersi in parlamento per farlo decadere.

Inoltre secondo il 44% degli intervistati la discesa in politica di Berlusconi ha peggiorato il paese, secondo il 32% ha cambiato e secondo solo il 19% lo ha migliorato. Vi sono poi un paio di sondaggi politici che probabilmente alimenteranno le già forti polemiche dei rappresentanti del Movimento 5 Stelle e dei suoi elettori nei confronti della trasmissione (con cui in passato ci sono state non poche tensioni).

A due domande su quali candidati voterebbe l'intervistato alle prossime elezioni continua infatti a essere presente il nome di Grillo, benché il M5S e lo stesso Grillo abbiano ripetuto fino allo sfinimento che l'ex comico non è e non sarà mai il rappresentante politico o il candidato stesso del M5S.