Gli americani sarebbero semprepiù consapevoli che potere e prestigionon sono più il binomio che meglio si accosta alla parola USA. Questasarebbe la conclusione di un sondaggio svolto dall'istituto Pew Resercher Center e pubblicatomartedì scorso. Nell'analisi si legge infatti : "Per la prima volta neisondaggi degli ultimi 40 anni, la maggioranza delle persone (53%) considera chegli Stati Uniti giochino un ruolo meno importante e meno prestigioso su scalamondiale rispetto a dieci anni prima". La cifra (53%) ha del sorprendente se siconsidera che nelle medesime analisi svolte negli anni precedenti, lapercentuale di disincanto apparivadecisamente inferiore: 41% nel 2009, e addirittura del 29 % nell'epoca del mandato di G.W.

Bush nellontano 2004. Dato che aggiunge ulteriore amarezza per gli analisti americani èpoi un 70 % di intervistati che si dice convinto che ormai gli USA nonispirino più il rispetto di un tempo.

La politica estera dell'attualepresidente Obama inoltre non sarebbe supportata che dal 34% del campioneintervistato, contro un 56% in netta disapprovazione. In questo dato è da leggersi tutto il malcontento per comesono state gestite le varie crisi internazionali come quelle in Siria e Iran. Solonel campo della lotta al terrorismo c'è qualche nota positiva: il 51% degliintervistati è apertamente a favore degli sforzi messi in atto dal governo. Altroaspetto inatteso è che per la primavolta in mezzo secolo, il 52% delle persone è dell'opinione che gli Stati Uniti"dovrebbero occuparsi esclusivamente dei propri affari, lasciando gli altriPaesi a sbrogliarsela da soli".

In questo ultimo giudizio però non vi è solo disillusione sul ruoloamericano nello scenario planetario, ma un crescente desiderio che il governosi impegni di più in "casa" propria, in contesti cioè più "sentiti" e per iquali si denuncia un interesse finora non prioritario: l'occupazione, illavoro.