Otto lunghi anni: questo il periodo che è occorso affinchéla Corte Costituzionale arrivasse alla bocciatura della legge 21 dicembre 2005n. 270; la legge elettorale formulata dall'allora Ministro delle riforme RobertoCalderoli, meglio conosciuta come Porcellum, denominazione ad essa attribuita asuo tempo dal politologo Giovanni Sartori.
Otto lunghi anni, si diceva, nel corso dei quali glielettori italiani hanno vista paralizzata la loro possibilità di sceltaattraverso l'esercizio del voto di preferenza, essendo costretti in manieraservile a manifestare il proprio voto generico per questa o quella listaelettorale, senza potere in alcun modo incidere sulla selezione democratica deisoggetti che all'interno di ogni singolo schieramento politico acquisisconomediante la preferenza, appunto, un peso maggiore negli equilibri interni aciascuno schieramento.
Otto lunghi anni: questo dunque il periodo di paralisidemocratica a cui tutti abbiamo assistito impotenti, in attesa che i giudicicostituzionali si pronunciassero sulla legittimità del Porcellum. Tuttavia adessoche finalmente questa sentenza è stata pronunciata, ora che finalmente si sonoattraverso essa poste le basi per una restaurazione dell'assetto democraticonel nostro Paese, tutti i principali analisti politici parlano di caos, disentenza choc che riporta l'Italia indietro nel tempo lasciando presagirechissà quali disastri ulteriori. Balle diciamo noi, solamente balle. La realtàè che finalmente dopo questo periodo in cui la democrazia è andata in vacanza, proprioin virtù di questa tardiva sentenza costituzionale sarà possibile adesso tornarealla normalità.
Passatemi il paragone: l'Italia è uscita da un lungo periodo dicoma vigile e di questo ognuno di noi dovrebbe essere lieto, piuttosto cherabbuiarsi, pensando a scenari apocalittici solamente ipotetici, che poisistematicamente si inverano nei fatti proprio in virtù di un condizionamentomediatico becero e insensato.
Due sono i motivi di censura che hanno portato allapronuncia di illegittimità costituzionale del Porcellum: il primo riguarda lenorme che prevedono l'assegnazione del premio di maggioranza, premio che, èbene ricordarlo, per la Camera andava alla lista o alla coalizione che avevaottenuto più voti e al Senato veniva calcolato su base regionale; la secondadichiarazione di illegittimità costituzionale riguarda invece le norme cheprevedevano la presentazione delle liste bloccate nella parte in cui nonconsentivano all'elettore di esprimere la preferenza, impedendo dunque la sceltadel candidato, aspetto questo che a nostro avviso è quello che maggiormente hainfluito in maniera negativa sull'assetto democratico del nostro Paese, assommandoin sostanza ai devastanti effetti della crisi economica quelli di una crisicomplessiva del concetto stesso di democrazia.
La Consulta ha sottolineato che la decorrenza degli effettigiuridici della sentenza avrà luogo nelle prossime settimane con lapubblicazione delle motivazioni; nel frattempo resta ferma la possibilità chele due Camere possano sempre approvare nuove leggi elettorali secondo leproprie scelte politiche e nel rispetto dei principi costituzionali all'uoporibaditi.
Siamo dunque finalmente usciti dal tunnel delle ipocrisie ed è bene che tutte le forze politiche si mettano celermente al lavoro per dare una legge elettorale al Paese, una legge che sia pienamente rispettosa del concetto di democrazia, ma che allo stesso tempo soddisfi quanto più possibile le esigenze di governabilità e stabilità istituzionale.