Travolto daun'onda anomala di critiche, dopo la presentazione dell'emendamento in cuiinseriva la pedofilia fra gli orientamenti sessuali e – in quanto tale – bisognosadi tutela, il senatore Carlo Giovanardi (Nuovo Centro Destra) si è giustificato, adducendo come spiegazione unrefuso nella stesura del testo.

Il termine corretto avrebbe dovuto essere "pedofobi",e non "pedofili". Questo il discusso passaggio dell'emendamento: "... o fondate sull'odio ovvero disprezzo o comunquepalese ostilità tesa concretamente a ledere l'incolumità, la dignità e ildecoro delle persone che manifestino anche solo apparentemente, ancorché nonapertamente, orientamenti omosessuali, bisessuali, eterosessuali, pedofili, setali condotte discriminatorie siano poste in essere a motivo del loroorientamento sessuale e siano espressione di violenza o ostilità verso lapersona e non di pensiero verso l'orientamento sessuale e lo stile di vita insé".

Quindi la "pedofobia" sarebbe un orientamento sessuale? E da quando? E chidovrebbe porre in atto condotte discriminatorie contro i pedofobi?

Tenta insomma di difendersi Giovanardi, definendo calunniosa ed in malafedela polemica e ribadendo la propria contrarietà al tentativo "portato avanti adesempio dagli psicologi americani, di derubricare un orrendo crimine come lapedofilia a semplice orientamento sessuale".

Doverosamente riportiamo la suarettifica, ma onestamente la correzione sembra quasi peggio dell'errore, unpietoso tentativo di confondere le acque. Quella che a Napoli chiamerebbero,insomma, una "pezza a colore".