Si estende a macchia d'olio la protesta antigovernativa in Ucraina. Dalla capitale Kiev la rivolta si sta espandendo a tutti i maggiori centri della nazione. Si teme la guerra civile e, per salvare una situazione che appare ormai sull'orlo del baratro, il presidente Viktor Yanukovich ha offerto il governo all'opposizione indicando come possibile premier il capogruppo del partito guidato da Yulia Tymoshenko, Arseny Yatsenyuk. Come vicepremier è stato indicato l'ex campione del mondo di pugilato Vitali Klitschko, altro capo dell'opposizione, mentre al momento appare fuori da questi giochi il terzo leader antigovernativo Oleg Tiaghnibok, ultranazionalista e da mesi in prima fila nella protesta. Una proposta quello del presidente ucraino Yanukovich prontamente rispedita al mittente dalle forze di opposizione che puntano ad anticipare le elezioni presidenziali, inizialmente previste per il 29 marzo del 2015.



Si teme, come dicevamo, lo scoppio di una vera e propria guerra civile, mentre un agente è stato ucciso e un manifestante, rimasto ferito mercoledì durante gli scontri di piazza, è deceduto in ospedale in seguito alle ferite riportate. Una situazione davvero caldissima con il governo in carica che non molla e punta sulla linea dura e la repressione, mentre il quotidiano ucraino 'Kiev Post' parla di molti poliziotti che si sono uniti alla protesta della folla a Vinnycja, nell'Ucraina centrale.



Intanto, l'UE reagisce: se le cose continueranno così, l'Ucraina rischia sanzioni severe come il blocco dei conti correnti bancari e restrizioni nei viaggi per i leader della politica ucraina. Una situazione davvero incandescente che rischia di sfociare in qualcosa di molto drammatico per una terra già solcata da una profonda crisi economica