Tra i senatori del Movimento 5 Stelle è in corso una vera e propria spaccatura, che potrebbe addirittura preludere a una scissione.Tutto nasce con l'espulsione di altri quattro senatori dissidenti, Campanella, Bocchino, Orellana e Battista; quattro nuove "epurazioni" che hanno reso ancora più tesa la situazione del gruppo al Senato. I quattro espulsi hanno già fatto sapere di essere pronti a dimettersi, ma in segno di solidarietà - e per marcare la loro contrarietà alla linea "militare" del Movimento 5 Stelle - ci sono anche parecchi altri senatori che minacciano di lasciare.

Ecco, quindi, chi sono i senatori del Movimento 5 Stelle pronti alle dimissioni: Alessandra Bencini, Laura Bignami, Roberto Cotti, Maria Mussini, Maurizio Romani, Monica Casaletto, Cristina Di Pietro. Sette senatori, quindi, che potrebbero abbandonare il gruppo e il Senato. Così come alle dimissioni sarebbero pronti i quattro espulsi ieri. Attenzione, però, perché questo è un passaggio molto importante. Cosa succede se un senatore si dimette? Che quel parlamentare abbandona il proprio seggio a Palazzo Madama, e al suo posto subentra, nel gruppo in cui era stato eletto, il primo dei non eletti.

Il che significa che se i quattro espulsi più gli altri esponenti del M5S che stanno minacciando le dimissioni davvero arrivassero a lasciare, sarebbero ben undici i nuovi senatori che entrerebbero a far parte del gruppo del Movimento 5 Stelle al Senato.

Ma prima di potersi dimettere, il Senato deve votare a maggioranza per decidere se accettare o meno quelle dimissioni, e non è affatto detto che decida così, come sempre capita quando si ha il timore che quelle siano dimissioni più o meno imposte.

A quel punto i senatori pronti a lasciare non avrebbero altra scelta che entrare nel misto, o addirittura formare un loro gruppo.

Al Senato basta essere in dieci per formare un proprio gruppo, se sommiamo i quattro espulsi, i sette in bilico e i quattro che già sono stati espulsi in passato (Mastrangeli, De Pin, Gambaro, Anitori) ecco che si arriva a 15 senatori ex del Movimento 5 Stelle. Un gruppo decisamente consistente.