Il leader della Lega Nord, Matteo Salvini, ha così commentato il suo rapporto con il presidente Napolitano: "Dal punto di vista personale, nessun rancore" ma "chi continua a difendere l'indifendibile, questa Europa e questo euro, non può rappresentare i cittadini italiani". Salvini prosegue: "Il problema non è mai stato il capo dello Stato. Il problema è chi continua a difendere un'Europa che ci sta massacrando e un euro che è una moneta criminale". Napolitano per il numero uno leghista viaggia "su binari diversi".

Giorgio Napolitano, nel corso di un incontro al Parlamento europeo di Strasburgo con gli eurodeputati italiani, riferisce: "Non mi sono sentito particolarmente turbato o ferito" dalle proteste al Parlamento europeo da parte della Lega Nord.

La stessa Lega aveva chiesto le dimissioni del presidente della Repubblica e il capogruppo del Carroccio, Fontana, aveva dichiarato pubblicamente: "Lei e la sua politica sono state un fallimento".

Il presidente della Repubblica, durante tale incontro si è così espresso: "Non è perseguibile una politica di riequilibrio finanziario a tappe forzate". Circa il fenomeno dell'immigrazione economica, ha poi aggiunto: "regolarizzare quella legale e lotta all'illegale, ma non ridurre tutto solo alla seconda". Poi ancora: "I governi Letta e Monti non sono nati per un mio capriccio, dalle consultazioni non è uscita un'indicazione diversa". Infine Napolitano lancia un chiaro appello ai leghisti: "Vorrei foste europeisti critici". Sulla richiesta di dimissioni parla di diritto innegabile e sulle carceri si auspica che in nostro paese si metta in regola al più presto o altrimenti "l'Italia pagherà cifre enormi".