Secondo le parole del GIP di Brescia che sta indagando sui secessionisti veneti, a carico dei ventiquattro indipendentisti arrestati c'è "un quadro indiziario nitido, composito e gravissimo in ordine all'effettiva sussistenza di uno stabile vincolo associativo" con scopo "senza dubbio eversivo dell'ordine democratico e costituzionale" avendo messo in atto varie iniziative, anche violente, rifacendosi ai serenissimi del 1997. Tra le iniziative violente si programmava la conquista di piazza San Marco, a Venezia, con un carro armato rudimentale denominato "tanko". Il tanko è stato ritrovato insieme ad altre armi a Casale di Scodosia (in provincia di Padova) e sarebbe stato realizzato trasformando un trattore e montandogli sopra un cannone.

Luigi Chiavegato, del "Coordinamento 9 Dicembre" (considerato l'ala moderata del movimento dei Forconi) è tra gli arrestati, così come Patrizia Badii, cinquantenne candidata sindaco due anni fa per la lista "Veneto Stato" a Verona (la sua città) ed il marito Luca Vangelista che sembra avrebbe contribuito alla costruzione del tanko. Il gruppo sembra avesse intenzione di fabbricarne almeno sei. Sembra fosse stato costituito un Direttorio e nominato un comandante della piazza per la "Venezia serenissima armata".

Matteo Salvini, segretario della Lega Nord, ha così commentato l'azione della magistratura e delle forze dell'ordine: "Aiutano i clandestini, cancellando il reato di clandestinità, liberano migliaia di delinquenti con lo svuota-carceri, e arrestano chi vuole l'Indipendenza. Se lo Stato pensa di fare paura a qualcuno, sbaglia". Per Gianluca Busato, imprenditore ed organizzatore del cosiddetto referendum per l'indipendenza del Veneto sul sito www.plebiscito.eu, quella dei neoserenissimi deve essere vista come "azione pacifica e democratica".

L'imprenditore ha così commentato l'azione dei ROS: "Quello che è accaduto in queste ore è il segnale di uno Stato che ha perso la testa, che fa di tutto pur di non perdere i nostri soldi, i soldi dei veneti". Male avrebbero fatto quindi secondo lui i magistrati ed i carabinieri del Raggruppamento Operativo Speciale (ROS) ad effettuare le ventiquattro ordinanze di custodia cautelare. Per Busato, comunque, l'indipendenza veneta già c'è ed è stata ormai raggiunta attraverso i "due milioni di sì" alla consultazione online del 21 marzo scorso. Il Corriere del Veneto ha comunque ridimensionato i dati di Busato al 10% di quelli dichiarati.