Torna ad accendersi il dibattito su amnistia, indulto, svuota carceri 2014 e sul tema del sovraffollamento che sta opprimendo gli istituti penitenziari italiani. A dire la propria questa volta è il Coisp (Sindacato indipendente di Polizia), che attraverso la voce del proprio Segretario Generale sottolinea la persistenza di gravi problemi. Ad essere nell'occhio del ciclone sono alcuni provvedimenti relativi al recente svuota carceri, attraverso il quale il Governo Renzi ha cercato di porre rimedio a condizioni di detenzione spesso incivili negli istituti di sicurezza italiani.

Il Coisp parla di "pezze" assurde e offre soluzioni differenti al problema

La risposta al problema del sovraffollamento deve passare prima di tutto per nuovi investimenti nelle infrastrutture, rendendo agibili i penitenziari ancora inutilizzati e costruendone di nuovi fino a coprire il reale fabbisogno dello Stato. Non usa mezzi termini Franco Maccari, il Segretario Generale del Sindacato di Polizia, quando commenta il nuovo testo di legge. "Con i milioni di euro che ci vorranno per indennizzare i detenuti a titolo di rimedio compensativo ci si sarebbero potuti costruire penitenziari in ogni angolo della Penisola" ha affermato in un comunicato stampa pubblicato sul sito del coordinamento per l'indipendenza sindacale delle forze di polizia.

E prosegue ribadendo il concetto: "non si riesce a comprendere, e questo perché non c'è una valida spiegazione, come mai non si sfruttino le tante strutture carcerarie inutilizzate o non si passi a crearne urgentemente di nuove, invece di mettere le solite pezze su disastri di proporzioni titaniche".

Il riferimento al decreto legge che prevede compensazioni ai detenuti

Maccari fa riferimento con ogni evidenza allo svuota carceri 2014, il quale prevede delle compensazioni pecuniarie per quei detenuti che hanno dovuto subire condizioni di carcerazione considerate incivili o non coerenti con la convenzione europea dei diritti dell'uomo.

Coloro che rientrano nella platea individuata dalla legge, potranno richiedere un rimborso di 8 euro per ogni giorno di reclusione non conforme a quanto previsto dalla legge, per un montante complessivo delle risorse necessarie al provvedimento di oltre 20 milioni di euro. Soldi che secondo il Coisp potevano essere impiegati in modo migliore e che mettono in luce le tante contraddizioni del sistema giudiziario italiano.