Arriva un nuovo allarme sul sovraffollamento carcerario da parte del Partito Radicale e in particolare del suo Segretario Rita Bernardini, che non esita a evidenziare tanto la drammaticità vissuta dai reclusi quanto l'apparente inefficacia delle recenti misure decise dai legislatori con lo svuota carceri 2014. Ricordiamo che il dispositivo di legge prevede di offrire a chi ha commesso reati minori un'alternativa lavorativa alla carcerazione, grazie a degli accordi stipulati con le Regioni e le associazioni locali. Mentre per chi ha subito condizioni di carcerazione ingiuste sono stati previsti dei rimedi risarcitori, cioè il pagamento di circa 8 € al giorno, ma solo per coloro che riusciranno a dare seguito all'iter burocratico predisposto per la questione.
Tutto questo per evitare una condanna dalla Corte di Giustizia Europea, che avrebbe significato anche una pesante sanzione pecuniaria per il nostro Paese. Fatto sta che secondo i radicali tali misure risulterebbero insufficienti, se non addirittura disattese dai magistrati e pertanto nulle.
Bernardini: situazione drammatica, non ci sono stati progressi
Durante la sua intervista Rita Bernardini sottolinea come la situazione all'interno delle carceri resti drammatica. Si pensi ad esempio ai 28 suicidi e ai 115 deceduti all'interno delle carceri, dovuti sia alle difficili situazioni di detenzione sotto sovraffollamento, sia alla mancanza di cure adeguate all'interno degli istituti penitenziari.
Spiega la stessa intervistata: "le condizioni delle nostre carceri continuano ad essere infami. La giustizia italiana è alla débâcle definitiva e va riformata strutturalmente, passando attraverso un provvedimento di amnistia e indulto". Lapidaria anche la risposta della Bernardini davanti alla domanda sulle motivazioni che portano a ritardare l'approvazione di un provvedimento di clemenza generalizzato: "il ministro della Giustizia,Andrea Orlando, nella sua ingenuità,o furbizia - ha affermato il segretario dei Radicali - lo ha candidamente ammesso: è troppo impopolare, perderemmo voti".
Amnistia e indulto resta unica possibilità per risolvere il problema del sovraffollamento?
Resta il fatto che anche secondo i nostri numerosi lettori, l'unico rimedio davvero efficace deve passare per un atto di clemenza generalizzato. Afferma A.R. in un commento ad un precedente articolo: "di che risarcimento si può mai parlare?
Se è giusto ricevere un risarcimento, esso non ha cifra e quindi l'unica soluzione è il perdono, ma non quello da fare ai detenuti bensì quello che i detenuti concederebbero ai responsabili di tale ferocia, lasciandoli vivere nelle condizioni che per stessa ammissione dei governanti risultano disumane. Amnistia e indulto per compensare tale danno, questo è il risarcimento". E voi cosa pensate al riguardo di tutte queste recenti affermazioni? Fateci sapere la vostra opinione con un commento all'articolo; se invece desiderate restare aggiornati sul tema dell'amnistia e dell'indulto, potete utilizzare il tasto "segui" disponibile in alto sotto al titolo.