Molti degli elettori del PD accusano Matteo Renzi di perseguire politiche di destra, c'è chi dice che sia letteralmente manovrato da Berlusconi, ma se questa vicenda fosse vera, probabilmente sarebbe la prova che questi contestatori hanno ragione. Uno dei cavalli di battaglia di Silvio Berlusconi, il simbolo degli sprechi italiani e cioè il Ponte sullo Stretto di Messina, ritorna in auge grazie all'ultimo Def, il Documento di Economia e Finanza presentato al Parlamento il mese scorso.
A fare la scoperta è stata Sel, Sinistra Ecologia e Libertà, i cui deputati hanno spulciato fino all'ultima le voci che componevano i piani del Governo ed hanno scoperto una voce a dir poco agghiacciante.
Si trova infatti uno stanziamento shock da un miliardo e 287 milioni di euro destinato alla Società Stretto di Messina S.p.A., la società composta da Impregilo e Salini che era stata indicata dall'ex Premier come incaricata di realizzare la più grande opera degli ultimi anni, ovvero collegare le città di Messina e Reggio Calabria con il ponte sospeso più lungo del mondo.
Il progetto fu prima sospeso e poi definitivamente abbandonato da Mario Monti che revocò il fondo che, guardacaso, era di 1,3 miliardi di euro perché ritenuto inutile, specialmente in un momento così difficile per l'economia italiana. Il Ponte sullo Stretto è stato osteggiato da quasi tutti gli italiani e dalla maggior parte dei parlamentari perché molto costoso, perché pericoloso a causa della deriva dei continenti (la Sicilia infatti si allontana dal resto dell'Italia di qualche millimetro ogni anno e di conseguenza una struttura fatta di cemento e acciaio dopo qualche decennio avrebbe avuto grossi problemi strutturali).
Inoltre si sospettavano sin da subito infiltrazioni mafiose in un'opera che avrebbe movimentato tantissimi soldi, eventualità molto probabile visto ciò che sta venendo fuori dall'inchiesta sull'Expo.
Anche se il Governo Renzi non ha mai parlato apertamente della vicenda del Ponte sullo Stretto, il Ministro delle Infrastrutture Lupi ha più volte, negli scorsi mesi, fatto riferimento alla vicenda sottolineando come quella e altre grandi opere fossero necessarie al nostro Paese, ed ora che lo stanziamento è stato scoperto, i deputati di Sel affermano che forse Lupi si è ricordato di essere un ex ministro di Forza Italia, hanno chiesto un'interrogazione parlamentare e sperano che presto questo stanziamento venga spostato da quest'opera inutile all'unica grande opera di cui ha bisogno il Paese: i lavori per risolvere il dissesto idrogeologico.