Il prossimo Natale, Giorgio Napolitano potrebbe celebrarlo da senatore a vita, e non più da Presidente della Repubblica. Il Capo dello Stato, infatti, starebbe pensando di lasciare in anticipo, rispetto ai tempi previsti, il Quirinale, poiché in cuor suo serpeggia un certo pessimismo sulla tempistica inerente le riforme costituzionali e la nuova legge elettorale alle quali, dopo l'approvazione dello Jobs Act, Matteo Renzi ha cominciato a lavorare alacremente.

Riforme difficili e irte di ostacoli, Napolitano pensa di anticipare dimissioni

Nonostante un lungo incontro avvenuto al Quirinale, durante il quale il Premier Renzi e il Ministro per le Riforme Boschi hanno rassicurato il Presidente della Repubblica sulle riforme costituzionali e sulla legge elettorale, pare che Napolitano non sia molto fiducioso per i grossi ostacoli che il Governo dovrà affrontare nel suo percorso verso un'eventuale approvazione delle riforme.

Innanzitutto, Renzi dovrà vedersela con la sinistra del Partito Democratico che, sconfitta in occasione del Jobs Act, non gli darà vita facile sulla legge elettorale, dove il Capo del Governo non potrà porre il voto di fiducia. Inoltre, il patto del Nazareno siglato con Berlusconi, rischia di sbriciolarsi per i problemi che il leader di Forza Italia deve affrontare dopo l'ultima tornata elettorale che ha visto il suo partito in grosso affanno. Quando le forze politiche si recarono da Napolitano per chiedergli di rinnovare il suo settennato al Quirinale, gli assicurarono che le riforme costituzionali sarebbero avvenute in tempi rapidi, invece pare proprio che non sarà così.

Dimissioni di Napolitano prima di Natale?

Il Capo dello Stato ha più volte ricordato di non aver mai fissato una data precisa per rassegnare le sue dimissioni. Ecco perché, di conseguenza, non ha alcun vincolo e potrebbe decidere di ritirarsi in anticipo rispetto all'approvazione della nuova legge elettorale.

Giorgio Napolitano potrebbe anche lasciare prima della fine del semestre europeo e a pochi giorni dal Natale. Naturalmente, questa decisione non andrebbe bene a Renzi, il quale vorrebbe evitare di trovarsi ad affrontare la questione dell'elezione del nuovo inquilino del Quirinale, senza aver ancora varato la nuova legge elettorale.

Ma le difficoltà e i problemi che si presentano all'orizzonte e che rischiano di dilatare i tempi delle riforme, sarebbero le motivazioni che porterebbero Napolitano a farsi da parte, consegnando così ai partiti le responsabilità dell'insabbiamento del percorso sulle riforme, e per avere anche un nuovo Capo dello Stato più pronto a valutare anche il destino dell'attuale legislatura.

Matteo Renzi continua a professare ottimismo, per convincere il Presidente della Repubblica a non andare via prima della fine dell'anno, ma se davvero le beghe interne ai partiti dovessero bloccare il cammino delle riforme, allora Giorgio Napolitano potrebbe davvero decidere di trascorrere il Natale lontano dal Quirinale.