Davvero interessanti i sondaggi politici elettorali dell'8 gennaio 2015 condotti dall'iistituto IPR Marketing, che ci regala un quadro della fiducia attuale degli italiani su Matteo Renzi e sul suo Governo, facendo presente il trend del 2014 per entrambi. Inoltre un resoconto sulle aspettative dei cittadini per il 2015.
Sondaggi politici IPR 08/01/2015: in netto calo la fiducia in Renzi, esito simile per il suo Governo
Diciamo subito che la fiducia nel Premier Renzi è scesa al 45%, il 5% in meno rispetto a dicembre 2014, addirittura -7% rispetto a ottobre, tenendo conto che il dato medio dell'anno scorso è stato del 52%.
Per quanto concerne il suo Governo che ricordiamo si è insediato a febbraio 2014 e che aveva un consenso pari al 50%, oggi la fiducia in esso è crollata al 35%, meglio comunque del mese di dicembre in cui registrava un minimo storico del 31% (ricordiamo che il dato medio dell'anno appena trascorso era del 39%). Adesso entriamo nel dettaglio. Solo il 18% degli intervistati esprime un giudizio positivo su Matteo Renzi in senso assoluto ritenendo che il Premier abbia fatto tutto ciò che era possibile fare. Il 27% si ritiene soddisfatto solo in parte, il suo operato è giudicato sufficiente ma al di sotto delle attese. Oltre metà degli italiani, il 53%, lo rimanda alla primavera 2015, in quanto ha fatto poco per migliorare la situazione economica-politico e sociale dell'Italia.
Il 2% non si è espresso. Mediocre a dir poco il giudizio sull'operato del Governo Renzi. Appena l'8% crede che tutti i ministri siano stati all'altezza del compito, il 28% crede che solo alcuni di loro siano stati capaci sufficientemente, anche perchè c'è poca conoscenza sugli altri. Ben il 59% rimanda il Governo alla primavera 2015, anche in questo caso coloro che hanno risposto sanno cosa ha fatto Renzi ma ignorano i provvedimenti dei singoli ministri.
Il 5% non si esprime.
Sondaggi politici IPR 08/01/2015: cosa si aspettano gli italiani dal 2015? (Risposte multiple)
Il 65% spera in un fisco decisamente più equo, ovvero a misura di cittadino (magari commisurati ai servizi) e anche meno pressioni da Equitalia. Il 59% reclama un lavoro per se stesso o almeno per uno dei suoi famigliari, risposta scontata, basta guardare i dati sulla disoccupazione.
Il 53% auspica meno liste d'attesa per la sanità, il 50% vuole una velocizzazione della giustizia, certezze e norme più chiare. Il 33% desidera una PA più efficiente, solo il 14% si sofferma sui prezzi del pubblico trasporto. In conclusione, nè Renzi nè il suo Governo escono bene dal 2014 appena finito, se su Renzi c'è una certa tolleranza, sull'operato del Governo viene messo in evidenza come gli italiani conoscono poco l'operato dei ministri, d'altronde cosa attendersi quando un Presidente del Consiglio si pone al centro di tutto?