Con la crescente minaccia del terrorismo internazionale che fa sempre più paura dopo la strage del Charlie Hebdo a Parigi "appare ineludibile - ha detto il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, oggi durante la relazione sull'amministrazione della giustizia in aula a Montecitorio - introdurre nuove misure per attuare selettivi e stringenti controlli sui mezzi e materiali che potrebbero essere utilizzati - ha sottolineato il guardasigilli per il compimento di attentati sul territorio nazionale". L'esponente del Governo Renzi ha parlato anche di nuovi provvedimenti di emergenza "per agevolare l'applicazione - ha spiegato Orlando - di misure di prevenzioni personali nei confronti di potenziali stranieri combattenti".

Terrorismo, Gentiloni al vertice Ue: serve sforzo maggiore per condividere informazioni intelligence

La risposta al terrorismo internazionale di matrice islamista, secondo il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, "richiede da parte dell'Ue uno sforzo maggiore di condivisione d'informazioni, soprattutto - ha spiegato il titolare della Farnesina al suo arrivo a Bruxelles per partecipare alla riunione con i suoi omologhi europei - sui voli aerei, ma in generale le informazioni d'intelligence". Contro il terrorismo - da Isis ad Al Qaeda - "serve anche - ha sottolineato Gentiloni - un impegno dal punto di vista politico-culturale, oltre che sul piano militare, in cui molti paesi europei sono già impegnati".

Terrorismo internazionale, Digos Genova segnala a Viminale quattro sospetti

Intanto, la Digos di Genova ha inoltrato al Viminale il dossier di quattro sospetti fondamentalisti per i quali chiede di valutare la possibilità di espulsione "per motivi di sicurezza dello Stato in ordine alla prevenzione del terrorismo", secondo quanto riporta Il Secolo XIX oggi in edicola.

"Ho presentato un'interrogazione al ministro dell'Interno Angelino Alfano - ha comunicato intanto il deputato di Scelta civica per l'Italia Stefano Dambruoso - per sapere se non ritenga opportuno riattivare al Viminale il Comitato per l'Islam italiano".

Terrorismo internazionale, le minacce dell'Isis viaggiano sui social network

Intanto, dalle ultime notizie e approfondimenti sul terrorismo islamista si apprende che le minacce dell'Isis viaggiano anche sui social network.

Twitter, per esempio, sempre più diffuso tra giovani e adulti di cultura medio-orientale, sta diventando uno strumento tecnologico di social media sempre più usato dalla jihad 2.0. Secondo quanto è emerso da una ricerca di SocialPolitico.it - il "social magazine" che indaga sull'attività 2.0 di politica, istituzioni, influencer e fenomeni sociali - Twitter è stata la piattaforma multimediale più utilizzata dai terroristi per far crescere il "buzz" attorno alle loro azioni e per fare nuovi proseliti (marketing buzz, quell'insieme di operazioni di marketing non convenzionale volte ad aumentare il numero e il volume delle conversazioni riguardanti un prodotto o un servizio, si legge su Wikipedia).

Nei giorni in cui #CharlieHebdo e #JeSuisCharlie erano gli argomenti più discussi su Twitter i presunti jhiadisti 2.0 si sono agganciati a questi hashtag - secondo l'analisi di SocialPolitico.it - rilanciando i loro messaggi di terrore".