Un Matteo Renzi 'a tutto campo', quello che abbiamo visto due giorni fa, nel videofourum di Repubblica Tv, intervistato da Claudio Tito. Il premier inizia il colloquio parlando della possibile crisi in casa Pd: 'Io credo che il Partito Democratico ha una grande opportunità. Se dobbiamo analizzare le persone che se ne sono andate e quello che sono arrivate, da sinistra, certamente il saldo è positivo. In ogni caso, è necessaria una riflessione culturale. Comunque, chi va via merita tutto il rispetto possibile'.

Renzi: 'Le elezioni in Campania decideranno il futuro di Bagnoli e la lotta alla criminalità'

Altro argomento affrontato nell'intervista è quello relativo al caso Vincenzo De Luca, candidato governatore della Regione Campania. Rispondendo ad un lettore, Renzi specifica che 'mi imbarazzano alcuni candidati che lo sostengono, persone che non voterei mai; le liste del Partito Democratico, però, sono pulite. Abbiamo cambiato diversi candidati, come ad Ercolano e a Giugliano. Ribadisco che il Pd ha candidati seri e puliti. Le elezioni in Campania decideranno la lotta contro la criminalità organizzata e il futuro di Bagnoli'.

Renzi ha anche specificato che la scuola non deve essere in mano ai sindacati

Relativamente alle critiche arrivate sul decreto 'La Buona Scuola', Matteo Renzi mette in evidenza che 'per risolvere i tanti problemi della Scuola italiana servirà molto tempo. La scuola non potrà funzionare in mano ai sindacati ma neanche in mano solo all'Esecutivo. Essa deve essere in mano ai docenti, alle famiglie e agli studenti. Nella scuola si entrerà per concorso, dopo aver assunto tutti i precari che ne hanno diritto. Tutti i precari, però, non potranno essere assunti. Non si possono prendere 400mila docenti e metterli dentro. I presidi, inoltre, avranno la possibilità di scegliere quali insegnanti inserire in una determinata classe'.

Renzi: 'Prima di prendere delle decisioni verificheremo la sentenza della Consulta'

Forti polemiche a seguito della decisione della Consulta di bocciare una delle norme contenute nella legge Fornero. 'Una norma del governo Monti, votata anche da chi oggi fa lo smemorato (Renato Brunetta, ndr) è stata giudicata incostituzionale. Prima di prendere delle decisioni verificheremo cosa dice la sentenza. Quest'ultima non dice che bisogna restituire tutto. La questione verrà affrontata il prima possibile'. Il premier, in merito a questa decisione non specifica se essa verrà presa prima o dopo le elezioni regionali previste alla fine del mese.