Parole dure e schiette, quelle pronunciate questa mattina da Giorgia Meloni, presidente di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale, in visita a Napoli per una manifestazione elettorale a sostegno di Stefano Caldoro, governatore uscente e candidato della coalizione di Cdx.

Durante l'incontro, a cui hanno partecipato anche l'On. Marcello Taglialatela e Gianni Maddaloni, fondatore della palestra Star Judo di Scampia, la Meloni ha dichiarato che in caso di vittoria di De Luca "i cittadini campani potrebbero eleggere un presidente fantasma" (agenparl.it), che non sarebbe in grado di governare dal momento che se eletto decadrebbe immediatamente.

La sentenza della Cassazione

Proprio ieri, infatti, la Suprema Corte di Cassazione ha sancito la competenza del giudice ordinario e non del Tar nei ricorsi contro la sospensione prevista dalla legge Severino. E proprio il Tar aveva "graziato" De Luca, disponendone l'immediata reintegrazione, quando da sindaco di Salerno aveva rimediato una condanna per abuso di ufficio, che ne aveva provocato la conseguente sospensione,

La reazione del PD

La sentenza della Cassazione, dunque, potrebbe far tremare De Luca e l'intero Pd, sebbene gli interessati ostentino a tutt'oggi sicurezza. Mentre Renzi ha definito la legge Severino "un problema superabile" (ansa.it), De Luca ha chiaramento detto che "per noi non cambia assolutamente nulla" (ansa.it) in merito alla competenza tra Tar e giudice ordinario.

Per la Meloni, invece, la Campania non ha bisogno di un presidente fantasma, bensì di "continuità, normalità e serenità", quella che solo Stefano Caldoro potrebbe darle e che a giudizio della stessa "ha ben lavorato in questi anni" (agenparl.it).

In Campania, dunque, gli ultimi giorni di campagna elettorale si stanno scaldando tra sentenze, ricorsi e liste di "impresentabili", che a breve la Commissione Antimafia, guidata dall'On. Rosy Bindi (PD) dovrebbe diffondere, ma che per la Meloni non contiene sicuramente nomi di Fratelli d'Italia-Alleanza Nazionale.