Mentre continua senza sosta il dibattito sui risultati delle elezioni amministrative incentrato sull'identità di vincitori e sconfitti, in Campania continua a tenere banco la spinosa questione dell'applicazione della legge Severino nei confronti di Vincenzo de Luca, leader della coalizione di centro-sinistra eletto presidente della Regione.

Su tale problematica, il neogovernatore sembra avere le idee molto chiare; ai microfoni di 24Mattino, noto programma di Radio24, De Luca ha dichiarato che prima di qualsiasi provvedimento di sospensione dalla carica appena ottenuta “bisogna insediare la nuova Giunta, il Consiglio, gli organi, poi chi è interessato alla Severino si sottoporrà alla procedura prevista”.

Nello stesso intervento, il presidente ha anche illustrato come, probabilmente, si evolverà tale vicenda: “Ci sarà la comunicazione al presidente del Consiglio, il quale avvierà la consultazione con il ministro dell'Interno, il ministro delle Regioni e poi prenderà le sue determinazioni”, aggiungendo poi di avere la ferma intenzione di presentare ricorso nel caso in cui giunga il provvedimento di sospensione a suo carico facendo riferimento, eventualmente, ad un precedente giudiziario a suo favore: un atto emesso dalla Corte d'Appello di Bari che ha sospeso gli effetti della legge Severino nei confronti di un consigliere regionale.

Risulta utile specificare che il provvedimento a cui il Presidente De Luca fa riferimento è l'ordinanza del 27 gennaio 2015 (RG n.

1748/2014), disposta dall'organo sopra menzionato, con la quale si è stabilita la cessazione temporanea degli effetti della legge Severino a causa di legittimi dubbi di costituzionalità della stessa.

A confermare, involontariamente, la veridicità dell'iter procedimentale esposto da Vincenzo de Luca, ci ha pensato Filippo Bubbico, viceministro dell'Interno, il quale rispondendo alla Camera dei Deputati ad un'interpellanza presentata da Forza Italia sull'applicazione della legge Severino, ha affermato che "è la proclamazione degli eletti, debitamente ufficializzata, che viene a concretare il presupposto per il tempestivo avvio del procedimento per sospensione".

Alla luce di quanto sopra esposto, ci vorrà ancora molto tempo prima di veder calare il sipario su questa vicenda che, assieme all'elezione di alcuni politici inseriti nella lista degli impresentabili resa pubblica dalla commissione parlamentare antimafia, ha fatto calare ombre sulla trasparenza della vita politica che non possono far altro che contribuire ad aumentare la sfiducia in questa dei cittadini.