Dal suo blog, cliccatissimo, Beppe Grillo ha attaccato la Rai per l'occasione mancata di una rifondazione solo annunciata ma che in realtà è ben lontana dal divenire realtà.Nel suo post intitolato 'La Rai contro il Movimento Cinque Stelle', il M5S attacca il nuovo piano di lottizzazione mascherato, messo in atto per arginare ancora di più lo spazio televisivo del M5S e proseguire nella secolare tradizione di una Rai in mano alle principali forze politiche.
Il piano delle newsroom e della nuova governance delle tre reti di Stato portato avanti da Gubitosi in realtà è stato posto in stand-by, mentre toccherà, secondo il post pubblicato sul sito Beppegrillo.it, 'al consiglio di amministrazione griffato Maggioni-Dall'Orto decidere se e come portarlo avanti'.
In realtà, secondo le accuse dei 'grillini' il rischio è quello che l'informazione targata Rai possa davvero diventare un megafono del Renzi-pensiero, con 'il chiaro intento' di arginare il pensiero dell'opposizione. Ancora una volta sarà la longa manus della politica a scegliere i direttori dei tre tg, con buona pace di quanti avevano caldeggiato una Rai lontana dalle grinfie della politica e dal 'pensiero lottizzato'.
L'ombra dei rapporti tra la Maggioni e il gruppo Bilderberg
L'elezione del nuovo presidente della Rai, Monica Maggioni, ha fatto riemergere le teorie 'complottistiche' che da sempre animano la base del M5S e dei suoi elettori, proprio per la presenza alla riunione annuale del gruppo Bilderberg della Maggioni.
Il gruppo Bilderberg è considerato, secondo le tesi complottistiche che popolano il web, alla stregua di un think tank di personalità altamente influenti nel settore produttivo, creditizio e politico, che in gran segreto detta le linee guida dei governi nazionali.
Una sorta di governo-ombra mondiale, in grado di influenzare, su vasta scala, le sorti del pianeta a 360 gradi.
In passato i deputati del M5S presentarono una interrogazione parlamentare ai ministri nella quale si chiese in che modo il clan Bilderberg influenzasse la sovranità del popolo italiano, mettendone a repentaglio l'indipendenza.
Una tesi, quella complottistica, che non ha risparmiato alla Maggioni, neanche gli strali della Lega di Salvini, con il leader del Carroccio che, subito dopo la nomina della Maggioni, postò su Twitter un cinguettìo al veleno proprio in merito ai presunti rapporti privilegiati tra il gruppo dei potenti e la nuova presidente della Televisione di Stato. Un'ombra che aleggerà sulla figura di Monica Maggioni, per tutta la durata della sua 'reggenza' in Rai.