Il ministro dell'immigrazione canadese Chris Alexander ha sospeso la sua campagna elettorale e sta pensando alle dimissioni dopo lo scandalo della morte del piccolo Aylan, il piccolo siriano trovato morto nella spiaggia di Adala, in Turchia. Le immagini di Aylan, che in realtà si chiamava Alan, stanno facendo il giro del mondo e stanno indignando gran parte della popolazione mondiale.
Alexander blocca la sua campagna elettorale
Al momento della diffusione della notizia Chris Alexander si stava recando ad Ottawa proprio per discutere sulla situazione dei profughi siriani.
Alexander aveva ricevuto la scorsa primavera una lettera dalla famiglia di Aylan per caldeggiare il ricongiungimento con una zia che vive in Coquitlam, desiderosa di adottare Aylan, il fratellino Galip di cinque anni, entrambi tragicamente morti assieme alla madre Rehnan nel naufragiodella carcassa con cui stavano cercando di raggiungere l'Europa prima, e il Canada poi.
Alexander, uffici elettorali aperti
Chris Alexander è considerato una stella del partito conservatore canadese e proprio in questo periodo sta cercando il consenso per conquistare nuovamente il seggio di Ajax, una cittadina di poco più di 100 mila persone bagnata dal lago Ontario. Attualmente tutte le sue personali attività di propaganda sono bloccate in attesa di capire come si svilupperà la vicenda.
L'ufficio elettorale del ministro, comunque, lavora come al solito. Su Twitter la residente Anna Mehler Paperny, ha postato una foto degli uffici aperti con tanto di cartello che invita all'ingresso.
Voterò comunque Alexander
La vicenda di Aylan non sta scuotendo granchè i cittadini di Ajax. Uno di questi, su “Globalnews” sottolinea come continuerò a votare per Alexander, perchè ha seguito delle regole giuste anche se dovrebbero essere “un po' meno stringenti”.
Il ministro: "dispiaciuto per la vicenda"
Parole di dolore arrivano anche dal diretto interessato: “la notizia e la foto della morte del giovane Aylan, di suo fratello e di sua madre stanno struggendo i cuori di tutto il mondo. Come tutti i canadesi siamo molto dispiaciuti per questa vicenda e per tutte le altre che stanno subendo le persecuzioni per mano dell'Isis” recita un comunicato del ministro.
Kobane, i funerali: "Aylan diventi simbolo della sofferenza siriana"
Tutto questo mentre dall'altra parte dell'emisfero, a Kobane, il padre Abdullah Al Kurdi sopravvissuto al naufragio, è riuscito a riportare i corpi della sua famiglia a Kobane. Una lunga schiera di persone stanno accompagnando i feretri per l'ultimo saluto.”Voglio che mio figlio testimoni la sofferenza del popolo siriano” ha dichiarato suo padre Abdullah prima delle esequie. Parole cariche di dolore nel ricordare Alan, il cui destino, amaro, è tutto nel significato del suo nome: portabandiera.