La sensazione è quella che le dimissioni di Marino possano ritorcersi contro Renzi e il PD più di quanto si possa credere. Ogni giorno, infatti, cresce il numero dei sostenitori della tesi del complotto, una tesi che adesso inizia davvero a farsi strada. Marino ha fanno degli errori banalissimi, da principiante, rendendosi vulnerabile agli attacchi dell’opposizione apparendo perfino comico in certe circostanze. Ma possono davvero degli scontrini non pagati e degli auto-inviti agli eventi far cadere il sindaco della capitale?

Se così fosse di sindaci e politici in generale se ne dovrebbero dimettere a bizzeffe, partendo proprio dall’attuale premier che quando ricopriva la carica di sindaco, come reso noto da “Il Fatto Quotidiano” in soli quattro anni ha speso oltre 600 mila euro tra pasti nello stesso ristorante e il tutto fatturato al comune di Firenze.

Sempre il Fatto Quotidiano avvalora la tesi del complotto spiegando come durante la sua legislatura Marino abbia toccato settori delicati a partire proprio dalla gestione rifiuti cambiando più volte i vertici AMA e avviando una campagna contro l’assenteismo dei netturbini. Stessa cosa ha fatto Marino con i Vigili Urbani (ricorderete lo scandalo del Capodanno) e con i dipendenti comunali imponendo loro di giustificare le indennità e sull’utilizzo della legge 104. Ma il culmine dell’ondata contro il sindaco della capitale, spiega ancora “Il Fatto Quotidiano” si è registrato con l’apertura del primo cittadino alle unioni civili tra coppie omosessuali, una scelta che ha provocato l’ira di tante istituzioni e, soprattutto del Vaticano.

Quella degli scontrini, insomma, in tutta questa vicenda è una storia grave, ma che avrebbe potuto risolversi anche in maniera più semplice. Marino stesso, vedendosi ormai accerchiato, aveva dichiarato che avrebbe rimborsato i soldi, ma questo non è bastato a fermare un onda mediatica decisa ormai a spingere come non mai per avere la testa di Ignazio Marino. La missione è stata raggiunta, ma adesso il serio pericolo per chi ha voluto le dimissioni del sindaco è che questa campagna gli si ritorcerà contro.