Nonostante i bei discorsi di facciata del presidente americano Barack Obama del 17 dicembre scorso, che hanno consentito, dopo 53 anni di gelo, il ripristino dei contatti diplomatici tra Cuba e Stati Uniti, non è avvenuta la cancellazione effettiva dell’embargo economico. L’ignobile e tristemente noto bloqueo, che ha peggiorato moltissimo le condizioni di vita del piccolo Stato caraibico, sarebbe ancora ufficiosamente vigente, nonché inasprito. Il ministro degli esteri cubani Bruno Rodriguez ha menzionato un caso particolare di Cuba, dicendo che all’interno del suo paese molti malati oncologici necessitano di fare il trattamento antitumorale chiamato brachiterapia, possibile solo con l’iridio 192, di cui i cubani sono sprovvisti.
Gli americani possiedono tale sostanza ma si rifiutano di cedere il quantitativo necessario alle cure alla vicina isola, e quasi nessuno ne parla.
L’America controlla l’informazione internazionale dell’occidente
La Russia aveva inspiegabilmente deciso di tenersi lontana dai moderni strumenti di comunicazione di massa, ma ora la situazione sembrerebbe essere in procinto di cambiare. Per molto tempo, l’ex repubblica sovietica ha lasciato completamente campo libero al monopolio americano dell’informazione. Ciò ha consentito di poter manipolare l’opinione del cittadino medio europeo ed americano che solitamente tende a disinteressarsi ed annoiarsi con la politica. Dopo molte falsità e pretesti per fomentare guerre ai danni di nazioni praticamente inermi, nuove fonti di informazione sono apparse sulla scena, permettendo di far venire a galla vicende come quella dei farmaci negati dall’America.
Russia today, una nuova campana che suona
La Russia, pur non essendo una nazione che brilli per libertà di stampa e di parola, ha deciso di creare uno dei maggiori avversari al trust mediatico statunitense. Si chiama Russia today, tv satellitare globale, finanziata dall’agenzia giornalistica statale russa Novosti Ria. L’occidente teme moltissimo questo nuovo attore sulla scena della comunicazione internazionale, che non vedrà più solo gli Stati Uniti come unica voce ispiratrice della parte ovest del mondo.
L’importanza del nuovo media russo si è avuta proprio in occasione dell’incidente diplomatico Cuba – Stati Uniti, con l’intervista al ministro Bruno Fernandez e la diffusione della notizia del mancato aiuto a stelle e strisce.