Dal 17 dicembre, quando è stata annunciata la fine dell'embargo economico, sono diminuite le tensioni tra Stati Uniti e Cuba. Dopo alcune modifiche all'embargo economico, messe in atto nel 2012, le liberalizzazioni sono aumentate. Cittadini americani e cubani possono riprendere a viaggiare tra Cuba e Stati Uniti per visitare i propri familiari, per visite istituzionali, attività umanitarie, scambi professionali, educativi, religiosi, culturali o sportivi. Un cambiamento storico perché fino all'anno scorso mettere piede nel territorio nemico poteva comportare un'accusa di "tradimento" o "spionaggio".

Dalla fine dell'embargo  per viaggare da e per i paesi non è più necessario il permesso speciale del governo, che è stato più volte negato a personaggi noti dell'opposizione cubana come la blogger Yoani Sanchez. I turisti potranno portare fino a 10mila dollari per le rimesse familiari o per donazioni a organizzazioni religiose e educative. Chi non è di nazionalità cubana potrà utilizzare carte di credito e comprare beni, ma fino a un valore di 400 dollari. Poco, ma secondo il governo cubano meglio di niente.