Il totonomi per la successione al Campidoglio è già cominciata, ma c’è ancora chi invoca il ritorno di Ignazio Marino. Cittadini comuni più che semplici militanti di partito, riunitisi per far sentire a gran voce la massima fiducia nei confronti del chirurgo genovese. Una resistenza pacifica e democratica, il cui scopo sarebbe stato quello di promuovere un clamoroso dietrofront. Quasi 50mile persone hanno firmato la petizione su change.org in pochissime ore. In effetti per la ratifica delle dimissioni di Marino occorrerà attendere il 2 novembre prossimo e quindi la conclusione dello spazio temporale che per legge consente di valutare maggioranze alternative per un incarico bis.

L’ex sindaco ha però smentito i suoi sostenitori perché, al di là dei numeri, non ci sono più le condizioni politiche per riappropriarsi della sua poltrona. Ciò non esclude che lo stesso Marino possa decidere di rimettersi in gioco subito e presentare una sua candidatura civica alle prossime elezioni (che probabilmente avverranno a maggio). Non fosse altro per rompere le uova nel paniere di chi l’ha mollato: la segreteria nazionale del Partito Democratico.