Mentre Mauro Palma incassa il via libera dalla commissioni Giustizia di Camera e Senato per ricoprire il ruolo di Garante nazionale dei detenuti, arrivano i nuovi dati del Dap, aggiornati al 30 settembre, che segnalano ancora una situazione di sovraffollamento nelle carceri italiane contro il quale, già nell'ottobre del 2013, l'ex presidente della Repubblica Giorgio Napolitano chiese con un messaggio alle Camera l'approvazione di leggi straordinarie di clemenza come indulto o amnistia. Ecco gli ultimi numeri che arrivano da dietro le sbarre.

Carceri, ecco i nuovi numeri del sovraffollamento dietro le sbarre

Le persone detenute presenti negli istituti penitenziari in Italia, al 30 settembre 2015, sono complessivamente 52.294, molte delle quali ancora in attesa di giudizio: innocenti fino a prova contraria sottoposti per diverse esigenze a misure cautelari. Soltanto 33.682, invece, le persone in carcere per una condanna definitiva. La capienza normativamente prevista nelle 197 carceri italiane è complessivamente 49.585 posti detentivi. Solo un piccolo miglioramento in tema di sovraffollamento rispetto al mese scorso, una "lieve diminuzione" nonostante gli effetti del decreto legge svuotacarceri, della nuova legge sulle pene alternative, del decreto legislativo sulla depenalizzazione dei reati, gli accordi internazionali per il rientro dei detenuti stranieri nei loro paesi d'origine, della riforma della custodia cautelare che rende più stringenti i criteri e i presupposti per la carcerazione preventiva contro la quale ha tuonato, nei mesi scorsi, anche Papa Francesco il quale, più recentemente, dopo aver chiesto l'abolizione della pena di morte e dell'ergastolo, ha auspicato un provvedimento di amnistia per l'anno giubilare.

Ancora non è possibile quantificare i gli effetti delle ultime leggi sulle carceri, ma ad aver beneficiato del decreto svuotacarceri del 2015 sono state 17.586 persone, di cui 5361 straniere. La maggior parte di persone detenute sono italiane, 17.251 gli stranieri. Quelli di nazionalità romena hanno i record: sono il 16,6% del totale (2871 persone), seguiti dai marocchini (16,1%), dagli albanesi (13,7%), tunisini (10,7%); nigeriani (3,9%); egiziani (il 3,4%); senegalesi (2%); cinesi (il 1,5%), jugoslavi (il 1,4%) e bulgari (il 1,1% della popolazione carceraria).

Ddl indulto e amnistia e Garante detenuti, il punto della situazione

Intanto, i ddl per amnistia e indulto restano in discussione in commissione Giustizia al Senato che ieri ha dato il parere favorevole alla nomina di Mauro Palma a Garante nazionale dei detenuti, indicato dal governo su proposta del guardasigilli Andrea Orlando.

La nomina, che ha avuto oggi anche il parere favorevole della commissione Giustizia della Camera, dovrà essere ratificata da presidente della Repubblica Sergio Mattarella. L'istituzione della nuova figura del Garante nazionale dei detenuti rappresenta una delle risposte che il governo vuole dare alle criticità contestata con la sentenza Torreggiani del gennaio 2013 la Corte europea dei diritti umani di Strasburgo, sulla necessità di predisporre strumenti efficaci per tutelare i diritti delle persone che vengono private della libertà personale.