Il mondo della scuola protesta per l'ennesima volta contro la riforma del governo ormai approvata da quattro mesi. Il presidente del consiglio Matteo Renzi sembra non ascoltare gli studenti e gli insegnanti che continuano a manifestare la loro disapprovazione alla tanto discussa riforma, la quale non risolve affatto il problema dei precari e attribuisce troppo potere al preside. Contro questa legge che non migliora il sistema scolastico il M5Sche gli ultimi sondaggi portato a 3 punti dal PD, continuala sua battaglia con gli emendamenti alla Legge di Stabilità 2016.
Le proposte del M5S per migliorare la scuola italiana
Ilprimo punto posto dal movimento è di utilizzare il Fondo istituito presso il Miur di200 milioni annui, da cui ilpreside può attingere per premiare i docenti dalui stessoscelti,perpotenziare l'offerta formativa, i progettididattici eper finanziare le ore in più che idocenti svolgono per le funzioni di coordinatoridiclassee per le altrevariefunzioni.Si chiede inoltre che il Fondo venga aumentato di10milioniannuidal2016al 2018.
Ilsecondo punto prevede l'istituzione di un Fondo dedicato alla dispersione scolastica da cui prenda il via un programma di didattica integrativa, interdisciplinare e innovativa. Accanto a questo si vuole intervenire anche per ridurre l'eccessivo numero di studenti in classe fissando una soglia massima di 22 alunni per classe in modo da migliorare il lavoro agli insegnanti e facilitare l'apprendimento degli studenti.
Nel terzo eultimopunto il "partito degli onesti" si occupa degli insegnanti di sostegno chiedendo che a partire dal prossimo anno ne venga incrementato il numero affinché ci possa essere un docente per ogni alunno disabile.
Questa è la risposta che il movimento cinque stelle dà alla "buona scuola" di Renzi dopo l'ultima manifestazione del 13 novembre, non molla la sua battaglia intrapresa ancor prima che la legge venisse approvata e scende in piazza con insegnanti e studenti per difendere i principi che sono alla base della scuola statale italiana. Cambiare si può, basta crederci.