Dopo 31 sedute che non hanno portato ad alcun risultato, finalmente è arrivata l'elezione dei 3 membri della consulta della Corte Costituzionale. L'effettiva votazione ha visto l'elezione dei giudiciModugno con609 preferenze, Barbera con 581votie Prosperetti con 585preferenze. Il quorum richiesto era di 571 voti e i tre giudici sono rappresentanti delle tre parti politiche che sono giunte all'accordo: rispettivamente PD, Movimento 5 Stelle e l'area centrista formata da Nuovo Centro Destra, UDC, Scelta civicaePopolari per l'Italia.
L'asse PD-M5S. Berlusconi, escluso, protesta
Se il PD e il Movimento 5 Stelle sono ormai diretti avversari, come si evince dagli ultimi sondaggi elettorali, per l'elezione della consulta hanno raggiunto un accordo, escludendo Berlusconi e un rappresentante dunque del centro-destra alla Corte Costituzionale. Ciò ha causato l'ira del leader di Forza Italia, che ha dichiarato come sia "molto grave che la Corte Costituzionale non abbia neppure un giudice al suo interno che appartenga al centrodestra". Non è però solo colpa degli altri. L'estrema frammentazione intrinseca a Forza Italia ha fatto sì che fosse difficile trovare un accordo interno sul nome da candidare per sostituire Luigi Mazzella, riuscendo quindi nell'impresa di non eleggere i candidati anche prima diSisto -Donato Bruno, Antonio Catricalà, Francesco Caramazza, Maria Elena Sandulli e Stefania Bariatti - sfruttando quindi il fatto che il Patto del Nazareno fosse ancora valido.
Determinanti i 5 Stelle: "ha vinto il merito". Soddisfatti Boldrini e Grasso
Esultano i 5 Stelle, fortemente criticati dal leader di Fratelli d'Italia Giorgia Meloni che ha insistito sul fatto che il Movimento 5 Stelle abbia proposto la mozione di sfiducia solo contro la Boschi, bloccando quella contro tutto il governo, in cambio dell'accordo sulla consulta.
I 5 Stelle sono stati determinanti esprimendosi favorevolmente su tutta la terna della consulta.
Soddisfatti i presidenti della Camera e del Senato Laura Boldrini e Pietro Grasso, che hanno espresso la loro soddisfazione per l'elezione dei nuovi giudici della Corte Costituzionale.