Alcuni degli ultimi sondaggi elettorali mostrano il Movimento 5 Stelle vicinissimo al Partito Democratico e pronto ad un sorpasso, che fino a qualche mese fa sembra essere irrealizzabile. Il testa a testa fra i due partiti sta infiammando questa primissima parte del nuovo anno, anche se a dir la verità ci ha appassionato anche per tutta la seconda parte di quello scorso, quando poco alla volta i pentastellati hanno rosicchiato terreno al partito di Governo. L’istituto Tecnè ha evidenziato l’andamento durante gli ultimi dodici mesi per entrambi, nonché per le altre forze politiche.

Di seguito andremo ad analizzare i dati sulle intenzioni di voto degli italiani.

Tecnè: cavalcata per Beppe Grillo, sconfitta per Matteo Renzi

L’istituto di ricerche ha pubblicato i valori in percentuale relativi al consenso dei cittadini nel corso degli ultimi quattro trimestri. Partiamo dal M5S, che fa registrare l’andamento più interessante in termini di incremento. Il movimento di Beppe Grillo, che in questi giorni dovrà risolvere il caso legato allo scandalo del sindaco di Quarto, si è portato in dodici mesi dal 20% al 29%, guadagnando nel secondo trimestre il 4% e nel terzo trimestre il 3%. Si è trattata di una crescita costante che a inizio gennaio ha portato i grillini addirittura al 30%, come rilevato da IPR.

Per quanto concerne il Pd, invece, l’andamento è inverso ed ha visto un calo dal 37% al 31%. Il partito di Matteo Renzi ha fatto registrare una perdita del 5% nel secondo trimestre e del 2% nel terzo trimestre.

Per ciò che riguarda il centrodestra, si sono invertite le parti tra Forza Italia e Lega Nord. Ad inizio 2015 avevamo il primo al 14% ed il secondo al 13%, ora esattamente l’opposto.

Il partito di Matteo Salvini ebbe una fiammata nel corso del secondo trimestre, quando si portò al 16%, poi ha perso un punto percentuale alla volta. La discesa di quello guidato da Silvio Berlusconi, invece, è calato costantemente nel secondo e terzo trimestre, salvo poi risollevarsi di un punto percentuale nel quarto ed ultimo.

Secondo alcuni, la perdita di questi due partiti è dovuta al fatto che molti elettori del Cdx sono migrati verso il Movimento 5 Stelle.

Dando uno sguardo agli ultimi valori rilevati da Tecnè, abbiamo anche Fratelli d’Italia al 5%, con un guadagno dello 0,5% rispetto al mese scorso, poi Ncd-Udc al 3% stabile e Sinistra Italiana al 4%, con una variazione in negativo dello 0,5%. Nonostante il calo del Partito Democratico, il centrodestra non sembra ancora impensierire il centrosinistra in un eventuale ballottaggio, visto che i due schieramenti sono distanti tre punti percentuali e mezzo. Bisognerà capire se alle prossime elezioni politiche troveremo ancora questa situazione e se, come si evince dal trend, il M5S si avvicini ulteriormente così da vestire i panni del terzo incomodo.