Le primarie dei Repubblicani in South Carolina e quelle dei Democratici in Nevada confermano in buona sostanza quanto si è detto e scritto in questi ultimi giorni. Nel partito tradizionalmente conservatore degli Stati Uniti, l'elettorato sembra protendere per il discusso e discutibile Donald Trump, le cui dichiarazioni poco "politically correct" a quanto pare fanno molta presa ed è indice di un crescente estremismo. Nel Partito Democratico vince Hillary Clinton ma come già accaduto nello Iowa è un successo di stretta misura su Bernie Sanders che celebra comunque l'ennesimo risultato soddisfacente.
Le primarie democratiche in Nevada
Nelle elezioni primarie del Partito Democratico dello Stato nel Nevada la più votata, come già detto, è stata Hillary Clinton con il 52,2 per cento dei consensi contro il 47,7 di Bernie Sanders. Si tratta della seconda affermazione per l'ex segretario di Stato dopo quella di strettissima misura ottenuta nello Iowa mentre il precedente turno in New Hampshire era stato caratterizzato dalla netta affermazione di Sanders. Per quest'ultimo è comunque una conferma che lo vede in pista come candidato autorevole tra l'elettorato democratico nella corsa alla Casa Bianca. Bernie Sanders fa presa soprattutto tra i giovani ma alla lunga è probabile che la Clinton resti la vera favorita.
Un primo, vero bilancio lo si potrà stilare l'1 marzo per quello che si preannuncia come un vero "election day" che vedrà l'elettorato democratico al voto in ben 11 Stati. Di fatto, dopo i risultati ufficiali, Hillary Clinton ha manifestato una comprensibile soddisfazione. Poco più di una settimana fa i sondaggi in Nevada la vedevano avanti di circa 20 punti percentuale, pochi giorni dopo davano invece un sostanziale pareggio.
Il rischio di un'altra sconfitta come in New Hampshire era pertanto dietro l'angolo.
Le primarie repubblicane in South Carolina
Un nuovo trionfo per Donald Trump. Il miliardario newyorkese non è stato minimamente scalfito dalla recente polemica con Papa Francesco. In South Carolina è stato il più votato con 32,5 per cento dei consensi ed ha staccato Marco Rubio di 10 punti percentuale.
Al terzo posto, con il 22,3 per cento, Ted Cruz. Seconda affermazione consecutiva, dunque, per Trump, che aveva vinto nettamente in New Hampshire mentre nello Iowa il più votato era stato Ted Cruz. Modesta, ancora una volta, la performance di Jeb Bush. Per il figlio dell'ex presidente George H. Bush e fratello minore dell'altro ex presidente George W. Bush un poco lusinghiero 7,8 per cento che lo ha spinto a rinunciare alla candidatura. Non ci sarà dunque il terzo Bush in corsa per la Casa Bianca.
Prossimi appuntamenti elettorali
Il calendario delle primarie vedrà i Repubblicani al voto in Nevada il prossimo 23 febbraio mentre per i Democratici l'appuntamento è in South Carolina il 27. Tutto questo prima dell'atteso 1 marzo: saranno 13 gli Stati che chiameranno al voto l'elettorato repubblicano: Alabama, Alaska, Arkansas, Colorado, Georgia, Massachusetts, Minnesota, North Dakota, Oklahoma, Tennessee, Texas, Vermont e Virginia. Le primarie dei Democratici si terranno invece in 11 Stati: Alabama, Arkansas, Colorado, Georgia, Massachusetts, Minnesota, Oklahoma, Tennessee, Texas, Vermont e Virginia.