Il Partito Democratico sembra essere in crisi dopo le note vicende che hanno coinvolto alcuni ministri del Governo. In vista delle elezioni amministrative a giugno, la situazione inizia a farsi allarmante per Matteo Renzi, che si vede ridotto di molto il vantaggio che aveva nei confronti del Movimento 5 Stelle. Gli istituti di ricerca hanno registrato un brusco calo nelle intenzioni di voto, con i cittadini che sembrano essere sfiduciati e propensi ad optare per gli altri. In particolare sono i pentastellati a beneficiarne, mentre i partiti del centrodestra sembrano restare a guardare in questo caso, probabilmente per le vicissitudini interne in chiave elettorale che hanno portato a qualche dissidio tra Forza Italia e Lega Nord.
Di seguito vi illustreremo le percentuali riportate da DEMOS, che non pubblicava Sondaggi politici dallo scorso mese di febbraio.
DEMOS: Sinistra Italiana e NCD-UDC in crescita
L’istituto ha interpellato gli italiani sull’eventuali elezioni politiche oggi. Alla domanda quale partito voterebbe alla Camera, il 30,1% dei cittadini ha risposto Pd, anche se rispetto alla rilevazione precedente si registra un calo del 2,1%. Il gap con il M5S si è ridotto drasticamente, visto che i grillini sono attestati al 27,3%, con un incremento dell’1,5%; fra i due attualmente abbiamo meno di tre punti percentuali, mentre prima era quasi oltre sei. Alle loro spalle, ma decisamente staccati, troviamo Lega Nord e Forza Italia, con Matteo Salvini quotato al 13,5% (-0,3%) e Silvio Berlusconi al 12% (-1,3%).
Interessante crescita di Sinistra Italiana (+0,8%), che sale al 5,5% e scavalca Fratelli d’Italia con AN (5,4%), che invece perde lo 0,1%. Abbiamo poi il Nuovo Centrodestra con UDC al 3,3%, che fa segare un +1,2%; chiudono gli altri al 2,9%, con una perdita dello 0,3%. DEMOS ha mostrato anche un testa a testa tra i principali partiti.
Opponendo Partito Democratico e Movimento 5 Stelle, la sfida verrebbe vinta da quest’ultimo con il 51,8% delle preferenze, mentre a febbraio era perdente; nel duello tra il partito di Governo ed una lista di CDX composta da FI, LN e FDI sarebbe più avvincente, con il primo al 50,5%.
Prima di lasciarvi, vogliamo sottoporvi all’attenzione ciò che emerge da un altro sondaggio elettorale, stavolta di Ixè, che riguarda la fiducia verso i politici e l’Esecutivo.
Rispetto all’inizio di aprile, la seconda rilevazione del mese fa registrare un calo di un punto percentuale nella fiducia nel Governo (31%), ma in calo è anche quella nei confronti di Matteo Renzi (32%). Cresce invece quella in Luigi Di Maio (24%), così come quella in Beppe Grillo (19%) e Silvio Berlusconi (13%). Rimangono stabili i dati di tutti gli altri, compreso Sergio Mattarella (57%). Vi invitiamo a seguirci per restare informati sul tema e ricevere nuovi aggiornamenti a riguardo.